fondation_pierre_gianaddamartignyswitzerland_512E' biellese d'origine. Un biellese "grande". La sua famiglia proveniva da Curino. E lui, oggi insignito di importanti e prestigiose onorificenze, padrone indiscusso di quel suo "feudo" intorno al quale , raggiunta la dimensione internazionale, gravita sempre più intensa e vivace una parte importante della cultura artistica della Svizzera, non dimentica il paese di origine, anzi ne serba un gioioso ricordo.
E' Léonard Gianadda, ideatore e fondatore della "Fondazione Pierre Gianadda", di Martigny ( Svizzera), interessantissimo polo culturale che continua a proporre mostre d'arte di grande rilievo, alternate a concerti di musica classica ai quali partecipano artisti di fama mondiale.
Alla "Fondazione Pierre Gianadda" è in corso, fino al 20 novembre 2011, una bellissima mostra dedicata al più celebre maestro degli impressionisti: Claude Monet.
"Monet au Musèe Marmottan et dans les Collections suisses", questo è il titolo, presenta una superba rassegna di capolavori che restituiscono una vivace sintesi della produzione artistica del grande pittore francese.monet2011_400
Talvolta si sente dire, " Impressinisti ne abbiamo già visti tanti...". Non ci si lasci trarre in inganno. Leonard Gianadda è riuscito , attraverso importanti prestiti da parte di grandi Musei, come il Marmottan di Parigi, o da esclusive Collezioni Svizzere, ad ottenere una serie di capolavori di stupefacente impatto visivo e grande bellezza che sono un prezioso ed originale contrappunto alle più note opere di Monet.
Si ritrovano i suoi temi più cari. Tornano gli intensi paesaggi di Argenteuil, le sognanti vedute della Senna di Vètheuil, gli immensi campi di papaveri e i giardini fioriti di Vètheuil. Tornano le alte scogliere di Pourville, i mari in tempesta sulla costa di Belle-Ile, gli ulivi d'argento e le palme rosee di Bordighera. E finalmente i fiori di quel suo "magico" giardino, le ninfee, che si aprono come stelle di luce sui fondali scuri del lago, con il famoso "ponte giapponese" che tanta parte ha avuto nelle composizioni del Maestro.
monet_coquelicUno speciale settore della mostra è dedicato infine a una raccolta di belle stampe giapponesi, parte della collezione personale di Monet, "l'autre passion", che tanto avevano affascinato il maestro.
Ci sono anche i lavori grondanti di convulsi, quasi materici cromatismi dell'ultimo periodo: un profondo, audace, "sentire" pittorico che sembra avviare il discorso artistico di Monet alle ammiccanti intuizioni nuove della modernità.


Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
Biellaclub.it offre una panoramica sul biellese. E' un grande archivio che si migliora nel tempo. Tutto il materiale è pubblicato gratuitamente. Il nostro unico obiettivo è di valorizzare il biellese. Tutti possono aderire al progetto e collaborare.


Credits
questo sito appartiene a chiunque abbia contribuito alla sua crescita nel tempo. E' utile e gradita qualsiasi collaborazione, anche solo occasionale. Per contattarci o inviare materiale: biellaclub@gmail.com