PIERRE - AUGUSTE RENOIR. "REVOIR RENOIR".
Fondazione Pierre Gianadda, Martigny, Svizzera.
20 giugno - 23 novembre 2014.
A cura di Daniel Marchesseau.
Catalogo Fondazione Pierre Gianadda. Orari: tutti i giorni 9 - 19.

renoirgianadda1E' la Fondazione" Pierre Gianadda" di Martigny (Svizzera), ad offrire ai visitatori l'emozione della straordinaria bellezza che sempre accompagna le figure femminili ritratte dal grande pittore francese Pierre - Auguste Renoir (Limoges 1841- Cagnes 1919).
La donna: giovane, bambina, madre, signora. Bellissima sempre, struggente nella infinita dolcezza con cui, attraverso una raffinatissima tecnica nell'uso delle luci e dei colori viene avvolta ogni immagine: Renoir è senza dubbio il grande cantore della femminilità.
La mostra di Martigny, intitolata "Revoir Renoir", è curata da Daniel Marchesseau, e presenta più di 100 opere, provenienti da prestigiose collezioni private e grandi musei di tutto il mondo, che raccontano l'intera vita dell'artista: sessanta anni di attività, attraverso opere di straordinaria bellezza.
L'impatto iniziale dato dalla visione complessiva delle opere nel grande Salone dell'esposizione, è sempre molto suggestivo.
Edificato sulla sede dell'antico tempio gallo-romano, di cui, al centro, si conservano le vestigia, il Salone espositivo è circondato al piano superiore dal prezioso Museo archeologico che raccoglie (con illuminazione e collocazione perfetta) i reperti trovati nel sito e nella zona circostante. In questo ampio edificio, appositamente ideato e costruito (in cui si svolgono anche magnifici concerti di musica classica), si dipana con grande respiro, l'itinerario della mostra.

renoirgianadda2Una sapiente e calibrata disposizione propone le opere in un crescendo di bellezza, a patire dai dipinti del periodo iniziale, in cui sono visibili anche i tentativi fatti dal maestro francese di rispondere con la propria arte alle diverse suggestioni della sua epoca, fino all' "Autoritratto" degli ultimi anni, 1910.
Continua poi, in modo sempre più avvincente, il percorso fra le grandi opere, con una serie di ritratti ai quali fanno seguito gli splendidi "nudi"femminili per cui Renoir è giustamente famoso, dove grazia e sensualità si fondono in creazioni di una bellezza forte e delicata
Da citare, ad esempio, la splendida "Baigneuse aux cheveux longs" de l'Orangerie, dove la freschezza e la bellezza di un corpo femminile giovane toccano forse il punto più alto della creatività.
Le si affianca, ma con intensità diversa, la "Femme s'essuiant la jambe droite", scelta quale icona della mostra, e quindi la giovane donna di "La Source" e le altre, accolte a fine percorso, in un interessantissimo confronto, da uno "studio di nudo": "Baigneuse"(1880) in cui si può leggere tutto il vigore espressivo, ma anche un'anticipazione della modernità nella pittura di Renoir.
E se l'ammirazione per la fisicità corporea dei dipinti femminili nasce spontanea, è però indispensabile sottolineare soprattutto l'espressione dei volti, ritratta in una lettura psicologica straordinaria , capace di siglare, più di ogni titolo, il personaggio raffigurato.
renoirgianadda3Presenti in mostra magnifici ritratti di bambini, come le famose, elegantissime "Alice et Elisabeth" del dipinto "Rose et Bleu", o le piccole "Jean et Jeneviève Caillebotte"con altri di fanciulle e giovani donne.
La mostra, in cui sono esposti anche numerosi paesaggi, mazzi di fiori, nature morte, e grandi sculture, come la "Venere vincitrice" e la Grande Laveuse" che appartiene alla Collezione Pierre Gianadda, è accompagnata da un ottimo catalogo, ricco di saggi e immagini, edito dalla Fondazione e curato da Daniel Marchesseau.
Come al solito la Fondazione Pierre Gianadda può offrire al visitatore, oltre alla mostra, una giornata di felice relax, a partire dal ricco Parco delle Sculture che circonda l'edificio principale delle esposizioni, in cui sono collocate importanti opere d'arte e sono possibili passeggiate fra i grandi alberi che donano ombra al giardino e ai fiori.

 

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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