Testo ed immagini tratte da:
Ricerche sull’origine,
e fondazione di Biella,
e del suo distretto
1776



Uno storico, nel 1776, pubblicava un "piccolo saggio" sull'origine di Biella. Ne proponiamo una discutibile riduzione fatta per Biellaclub.it. Nelle brevi estrapolazioni, precedute dal numero di pagina da cui sono state tratte, si è mantenuto il modo di scrivere originale, quindi alcune parole che sembrano errate sono invece frutto della copiatura corretta dallo scritto settecentesco.


pag 5 Biella situata nella parte Settentrionale ultima delle Liguria mediterranea, o sia nella vera Lombardia… compresa viene nella Provincia Libica. Ad Ercole Egizio che … venne in Italia circa tredici secoli avanti la nascita di Cristo ascrivono alcuni la denominazione di Provincia Libica … non merita fede alcuna quella ridicola opinione della fondazione di Biella derivata dal menzionato Ercole, appoggiata dalla credulità del volgo ignaro … e da una lapide esistente tuttora sovra la porta del Battistero del Piano, che dicesi fosse un Tempio di quegli infelici gentili.

 

Pag 7 Li primi popoli al parere di Plinio che abitano la Provincia Libica sono i Salij, detti anche Saluvij, Popoli della Gallia … Qualunque nazione tuttavia pongasi prima abitatrice di questa regione, comparirà sempre volerla fare più da indovino che da sincero Storico … sicuramente Biella, da molte monete deg’Imperatori Romanici ne’ scavamenti ritrovate, possiamo fondatamente argomentare che in quei tempi, ed anche prima esistesse … sebbene autentiche testimonianze addurre su ciò non si possano. Infatti e’ ne’ Greci, e ne’ Latini antichi Storici non riscontriamo farsi specifica menzione di Biella

Pag 10 Plinio, libro 33 cap. 4 scrive che nella campagna Vercellese si scavavano alcune miniere d’oro denominate miniere degl’Ichtimuli, per la scavazione delle quali li Censori Romani pubblicarono una legge che proibiva … di non impiegare maggior numero di cinque milla uomini. Prima di questa legge uopo è dunque credere che impiegato fosse in queste miniere un numero molto maggiore di persone

Pag 13 non essendovi in tutto il territorio generalmente designato col nome di campo Vercellese altre montagne fuori di quelle del Biellese, dovremo in queste collocare le miniere che Plinio rammemora … è altresì fuori d’ogni dubbio, che queste miniere furono travagliate al tempo de’ Romani, perché nelle recenti scavazioni fatte ad Andorno e al di sopra ne’ monti di Sessera ritrovate si sono cave antichissime

Pag 15 quantunque indette miniere il maggior prodotto sia il rame, e qualche poco di piombo, vi si scopre non di meno qualche porzion d’oro … sia che del loro contenuto rimasta sia esausta la miniera, sia che in altro sito de’ nostri Monti rimanga tuttora nascosta, è tuttavia certo che in questi si conservi quantità di sì prezioso metallo ; imperciochè ne’ fiumi, che da essi dipartono, si sono incessantemente pescati, e tuttora si pescano arene, e pezzi d’oro finissimo, talvolta di peso notabile. Trentanni fa tale pesca avveniva nel fiume Cervo, oggi nell’Elvo e nel torrente Lobbia

Pag 20 la denominazione degl’Ichtimuli deriva dall’antico linguaggio de’ Celti … venendoci descritti li primitivi Celti come una nazione selvaggia … non diversamente possiamo credere, che il nome d’Ichtumuli derivi non dal Celtico ma bensì dal Greco, e siasi con tale appellazione voluto indicare che questi popoli erano situati in vicinanza di qualche fiume (Ichtys= pesce e moulos= edifizio, e dall’unione di queste due parole può essersi formata la parola Ichtoumulos)

Pag 32 nella regione denominata la Bessa, posta al di sotto del villaggio di Zubiena alla destra di Mongrando tendente a Cerione … i mucchi di pietre e l’escavazioni che si incontrano sono un argomento troppo debole per convincere dell’esistenza delle miniere ne’ tempi della Romana Repubblica … que’ mucchi veramente meravigliosi per via de’ quali tante filastrocche sonosi inventate, alcuni sognando in quel luogo le miniere, altri che fosse opera di schiavi mandati a separar le arene d’oro nell’Elvo ed altri che vi fosse ne’tempi antichi una città

Pag 51 nella selva nominata il Briango, o sia Briganto situato nel distretto degl’Ichtumuli vi fosse un Borgo, ed un Ponte, per cui si passava nella regione oggidì appellata Aro, in cui eravi una parte del Bosco sacro, e da cotesto Ponte fabbricato nel mezzo di quel Bosco sia denominata tutta quella selvaggia campagna Briganto … Questa voce Briganto è cavata dalla parola Francese Brigand, che val a dire Masnadiere, Ladro di strada, ben appropriata a quella deserta campagna stata da tutti riconosciuta come il ricovero di questi scellerati

Pag 53 non pretendendo peraltro di determinare che Biella sia stata il Borgo principale degl’Ichtumuli … potrebbe essere opera de’ Romani inviati per lo scavamento delle miniere … Decaduta la Repubblica, dovettero quelle miniere venir tralasciate, perché tanto Stradone, che Plinio le menzionano come di una cosa passata

Pag 56 stabilito in seguito il Regno Longobardico, crebbe sempre più in questi paesi la popolazione, e dove stà situato il Mandamento d’Andorno, tutta ingombra in que’ tempi da boscaglie, nelle quali annidavano fiere, e volatili, molto dilettandosi i Longobardi delle cacce, fu motivo, che nel designato Mandamento si piantassero li fondamenti di qualche villaggio che possiamo argomentare da alcune denominazioni, che si sono conservate, come di Cacciorna, Passo Broglio, in cui doveva esservi uno steccato per rinchiudere le fiere, così significando la voce Broglio negli antichi tempi. Dalla vicinanza a Biella di quella foresta copiosa di faggi, in cui ricoveravansi orsi, ed altri animali selvaggi, deve aver assunto questa Città in suo stemma il faggio, al di cui piè sta un orso, convincendosi da ciò l’errore Monsignor della Chiesa, che pretende il nome di Biella esser derivato dalla pianta Betulla volgarmente Biolla, appropriato bensì al villaggio Broglio [...]

 


Curiosità da libri biellesi antichi, da un'idea di Ferruccio Bocchio - pagina realizzata in data 16 maggio 2006 - Colpevole della riduzione dal testo originale e degli eventuali errori/orrori prodotti: Roberto Moretto

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