"MATISSE NEL SUO TEMPO".
FONDAZIONE PIERRE GIANADDA. MARTIGNY (SVIZZERA).
20 GIUGNO - 22 NOVEMBRE 2015.
A CURA DI CECILE DEBRAY. CATALOGO FONDAZIONE GIANADDA.
ORARI: TUTTI I GIORNI 9-19.

 

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matisse_martigny_3Organizzata dal Centro Pompidou con la collaborazione di Collezioni svizzere, la mostra "Matisse nel suo tempo", allestita alla Fondazione "Pierre Gianadda" di Martigny(Svizzera), presenta ancora una volta un intelligente e interessante discorso, nuovo rispetto ad altre esposizioni , che offre al pubblico una più sfaccettata visione delle opere del celebre pittore francese Henri Matisse.
Artista ammiratissimo negli anni del 1800-primo1900, Matisse ha imposto la sua gioiosa versatilità nel ritrarre soprattutto gli interni delle abitazioni, interpretati in diversi modi e con diversi personaggi, in una ridondanza di motivi ornamentali, fiori e disegni, disseminati in modo spesso incredibilmente disorganico, su tappezzerie, divani, poltrone e abiti delle signore ritratte. Un insieme di linee, fiori, colori che costituiscono lo sfondo su cui si posano odalische e figure femminili di particolare gioiosità e serenità .
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La mostra di Martigny: "Matisse en son temps", è curata da Cécile Debray, direttrice delle Collezioni del Museo d'Arte Moderna di Parigi che, con una visione attenta e precisa, per molti aspetti innovativa, della produzione artistica di Matisse, ha costruito un interessante e gradevole percorso di oltre cinquanta grandi opere, arricchite da fotografie, stampe e documenti, che illustrano la singolare creatività e il particolare approccio del grande artista francese all'arte pittorica.
Sogni, visioni , fantastiche elaborazioni di un' apparente quotidianità accompagnano il visitatore in una garbata prosecuzione di toni, temi, colori che presentano figure maschili, ma soprattutto femminili, in un ovattato mondo salottiero di sussurri e sospiri.
La ricca serie delle "odalische", alle quali fa eco una sorprendente elaborazione dello stesso tema, di Picasso, costituiscono una parte consistente della mostra.
matisse_martigny_5Intorno a Matisse (Henri Matisse, Cateau Cambresis 1869 - Nizza 1954) fanno contrappunto le opere degli artisti che ebbero una parte importante nell'orientamento della sua esperienza artistica: Moreau, presso il cui studio, a Parigi, Matisse iniziò il suo percorso creativo. E quindi Picasso, Gris, Braque, Derain, Severini, Léger, Bonnard , collocati in spazi che recano nel titolo il motivo della loro presenza: da "Les Moreau"1891-1904, al perido del contatto con il Fauvisme, 1905-1908; e quindi "Henri Matisse e le coubisme", gli anni di Nizza: 1916-1930. E nello specifico: "Le pitture di odalische" 1921-1928; il ricco contributo della sezione di ritratti "Matisse, Renoir e la Danse de Barnes", con il contributo dell'altrettanto ricco e interessante settore dedicato agli "Ateliers de Matisse" in cui compaiono ancora opere di Bonnard, Picasso e Braque. Per finire con le opere del periodo successivo agli anni '30, e con "L'ultimo Matisse" degli anni 1938-1953.
La mostra alla "Fondazione Pierre Gianadda" rimarrà allestita fino al 22 novembre 2015. Visitabile nei seguenti orari: tutti giorni 9- 18. E' un'ottima occasione per visitare tutte le altre proposte d'arte, archeologia e collezionismo che la Fondazione offre, come il bellissimo Museo in cui sono raccolti preziosi oggetti provenienti dagli scavi della zona dove sorse il celebre Tempio gallo-romano intorno al quale è stato edificato l'edificio maggiore della Fondazione Gianadda in cui si svolgono le mostre d'arte. E quindi il ricchissimo Museo dell'Automobile, il grandioso Parco delle Sculture che circonda l'edificio proponendo opere di autori di primaria grandezza.

 In questo periodo è visitabile nel Vecchio Arsenale anche una straordinaria mostra che riunisce tutte le realizzazioni operate dalla "Fondazione Pierre Gianadda", allestita in omaggio all'ottantesimo compleanno del suo ideatore: l'ing. Léonard Gianadda, che come si ricorda è di origini biellesi. La sua famiglia proviene infatti dal paese di Curino e fra le molte belle fotografie ne è esposta una che lo ritrae molto giovane , con i suoi al Santuario di Oropa.
Come di consueto,per quanti giungono a Martigny dall'Italia attraverso il tunnel del Gran San Bernardo ( in questo periodo è però ancora agibile anche il suggestivo passaggio al Colle), il percorso di ritorno è gratuito presentando all'inizio del tunnel il biglietto di ingresso alla Mostra.

 

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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