LA MUSICA E GLI ANGELI
Saronno (Varese), Santuario della Madonna delle Grazie
angeli_musica1Armonia. E' la grande parola che tutto comprende e avvicina a Dio. Dio è ordine. E' armonia in cui tutte le cose trovano la loro ragione di esistere e la pace.
L'armonia delle parti definisce la grazia e l'eleganza di un tutto. Per questo, quando l'accordo è perfetto, l'insieme dei suoni smette di essere rumore e diventa "musica", armonia.
Dante nel "Paradiso" parla di armonia delle sfere celesti. Musica, suono, che l'artista, in genere, pittore o scultore, attribuisce alle creature dei cieli, gli Angeli, che egli raffigura con gli strumenti musicali in mano, intenti a suonare.
Angelici cori, angelici canti, non soltanto intorno alla grotta di Betlemme per celebrare la nascita del Bambino Gesù, o per allietarne il sonno, ma anche nell'alto dei cieli per accompagnare la visione di Dio o dei Santi, ma soprattutto per festeggiare l'assunzione della Vergine Maria.
Gli Angeli suonano, cantano e la dolcezza del loro canto riempie la gloria di cupole e chiese in cui i pittori hanno lasciato il prodigio delle loro immaginifiche invenzioni in meravigliosi dipinti.
Gli Angeli "musicanti", quindi. Una versione straordinaria è una delle speciali ricchezze d'arte che abbelliscono a Saronno (Varese), il Santuario della Madonna delle Grazie. (Attualmente ancora nascosti dai ponteggi per un complesso restauro che si sta avviando al termine)angeli_musica2_400
Un grande nome, in questo caso, per una grandissima pagina d'arte , lasciata da uno tra i più famosi pittori italiani del Cinquecento: Gaudenzio Ferrari (Valduggia 1475 - Milano 1546).
Non ci si aspetta tanta dovizia di immagini. Tanto belle da suscitare stupore e invincibile incanto. Gli angeli sono una schiera infinita, gli uni accanto agli altri, seduti fra le nuvole, intenti a suonare i loro incredibili strumenti musicali, tanti antichi e molti inventati, che in alcuni casi, secondo gli studiosi, potrebbero aggiungere importanti tasselli alla storia della musica.
Gaudenzio Ferrari aveva lavorato al Sacro Monte di Varallo, come pittore, ma principalmente come scultore. A Saronno, ricco dell' esperienza precedente, opera soprattutto come pittore.
Nella cupola centrale del Santuario della Madonna delle Grazie, colloca in un fantastico "Concerto" i suoi Angeli musicanti che accolgono in cielo la Vergine Maria, distribuendoli in quattro cerchi concentrici.
"E' il concerto di Angeli più affollato che si conosca - scrive Primo Casalini - Gli strumenti musicali presenti sono oltre cinquanta. Ci sono persino strumenti musicali provenienti dal Nuovo Mondo, ed altri di pura invenzione". E precisa, stabilendo un confronto con la Cupola del Duomo di Parma affrescata dal Correggio: " In Gaudenzio Ferrari l'attenzione è sempre rivolta al popolo sottostante (i fedeli si radunavano sotto la cupola per i canti) . Prevale la sodezza terrestre, anche l'arguzia narrativa, la curiosità nella rappresentazione".
Si leggono infatti tutta la delicatezza e il rapimento emotivo nell'esecuzione musicale che vede impegnati gli Angeli. I volti sono dolcissimi, intenti alla lettura degli spartiti, nell'esecuzione dei brani musicali o dei canti. Gli strumenti paiono sfiorati appena, con gentilezza. I corpi degli Angeli si dispongono in delicati intrecci che talvolta hanno il ritmo gentile della danza.
angeli_musica3_400Una straordinaria composizione che anima di gioia e di bellezza la chiesa. Un trionfo di immagini, nel consueto trionfale porgere della pittura di Gaudenzio Ferrari.
Anche Biella ha il suo "trionfo" di Angeli. Nelle cappelle del Sacro Monte di Oropa: se ne contano centinaia: Angeli che compaiono o si affacciano fra le nuvole in molte raffigurazioni delle scene sacre.
E' difficile però trovare Angeli "musicanti". Uno sparuto gruppo: quasi gli elementi necessari per un concertino, suona tra le nuvole sulla capanna in cui è nato Gesù. Anche i loro strumenti musicali sono semplici e ridotti: una tromba, un violoncello, un violino, qualche strumento antico.
Gli Angeli delle cappelle del Sacro Monte di Oropa preferiscono il canto. Sono gioiosi, scherzano fra loro, parlano, salgono e scendono fra le nuvole a piccoli gruppi, o stanno a terra, aggirandosi composti e lieti tra i personaggi, di preferenza la Madonna, che compaiono sulla scena..
Gli Angeli più grandi, invece, sono intenti a portare messaggi: "Benedetta fra tutte le donne" con l'Annuncio alla Vergine Maria, "Gloria in excelsis Deo" ai pastori per la nascita di Gesù. Altri sono impegnati a guidare la legione di piccoli Angeli che accompagnano in cielo la Madonna, o ne scortano il trionfo, come nella cappella del Paradiso dove, tra tutti gli Angeli e i Santi, la Madonna viene incoronata dall'Eterno Padre e da suo figlio Gesù.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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