Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
“La ricerca della bellezza è un passo verso l’infinito, verso Dio”. Così Mario Botta,il grande architetto ticinese, autore delle chiese più singolari e innovative di questi ultimi anni, introducendo la conferenza di presentazione della mostra “Mario Botta. Spazio Sacro” inaugurata in questi giorni negli spazi espositivi della Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno.
E’ la Svizzera che vuole celebrare un suo grande artista, dice Rudy Chiappini, elegante e dinamico curatore della mostra. Raramente ci si può emozionare alle parole di un artista in una conferenza stampa. Ma per Mario Botta,tutto avviene in modo straordinario, con la limpidezza, la cordialità e la semplicità con cui si presenta, quasi ignorando l’elevatezza della sua genialità.
Illustra così la sua ricerca del “Sacro”. Un complesso di verità che si snodano una dall’altra in un crescendo in cui arte, bellezza,filosofia e religiosità toccano le vette possibili del sentimento e del pensiero a sostenere la creatività e le immancabili dimensioni tecnologiche che devono fare da supporto alla costruzione di uno “spazio sacro”, cioè di una chiesa.
“Ho costruito chiese per la religione cattolica, sinagoghe, moschee, chiese per altri gruppi religiosi – dice Mario Botta – e in tutte ho sentito forte l’esigenza umana di attingere al sacro.
L’esigenza di uno “spazio” per raccogliersi in preghiera, per riflettere, meditare, ritrovarsi.
E gli esiti di questa sua ricerca, unita al rispetto a suo giudizio indispensabile, per la storia e per l’ambiente in cui l’architetto è tenuto ad operare, appaiono ben visibili fra gli elementi che caratterizzano le sue costruzioni, vere e proprie opere d’arte, realizzate in forme architettoniche assolutamente nuove e diverse che divengono subito pietre miliari nella storia dell’architettura sacra.
Negli anni ’60 del secolo passato si andava a Firenze a visitare la “Chiesa dell’Autostrada” dell’architetto Michelucci, perché era una novità assoluta nel campo dell’edilizia religiosa, e si pensava che non si sarebbe potuto fare di più.
Il nuovo secolo ha trovato in Mario Botta la possibilità di andare oltre, di fare qualcosa di “nuovo” e “di più”
La Chiesa del “Santo Volto” di Torino, costruita in occasione dell’ostensione della Sindone è l’esempio vivente del credo estetico e creativo di Mario Botta, che ha innalzato un grandioso monumento al volto del Cristo della Sindone, elaborando come struttura portante dell’edificio la ricchezza e la vitalità della simbologia cristiana.
La mostra di Locarno espone all’ammirazione del pubblico interessanti progetti di molte delle chiese realizzate dall’architetto Mario Botta in tutto il mondo, accompagnati da preziosi modelli in scala che offrono al visitatore un’idea precisa della costruzione nella sua realtà.
Interessanti sono alcuni schizzi progettuali che segnano nell’immediatezza la nascita di un’idea , il momento vivo della genialità.