"UGO NESPOLO. LE STANZE DELL'IMMAGINE".
ACQUI TERME (AL). Palazzo Liceo Saracco.  Fino al 24 agosto 2014.
A cura di Adolfo Carozzi. Catalogo "LIZEA artedizioni". Orari: tutti i giorni 10-12/ 16,30-19.30.

p8080009_400E' dedicata a Ugo Nespolo artista di origini biellesi (Mosso Santa Maria), ampiamente affermato in campo nazionale e internazionale, la tradizionale mostra della Stagione estiva che la Città di Acqui Terme allestisce nel Palazzo del Liceo Saracco, giunta quest'anno alla 43^ edizione.
"Ugo Nespolo. Le stanze dell'immagine" è il titolo di questa interessante antologica che è curata da Adolfo Carozzi, al quale si deve anche il catalogo, edito da "LIZEA artedizioni", con immagini, saggi e una nutrita biografia dell'artista in cui sono ricordate le molteplici attività che ha svolto e svolge con grande successo, spaziando nei diversi campi artistici, compreso il mondo del cinema che, dal 21 ottobre 2011, lo vede nuovo Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Le opere in mostra, particolarmente briose e scintillanti, nella magia dei colori accesi che da sempre caratterizza le creazioni di Nespolo, illustrano il suo itinerario artistico che, dagli insegnamenti seguiti all'Accademia Albertina di Torino, presso la quale si è diplomato, all'esperienza maturata durante la permanenza negli Stati Uniti, alla vicinanza negli anni '60 con le suggestioni e i maestri dell'arte povera e concettuale, è sfociato in quel personalissimo modo di interpretare e porgere la realtà che contraddistingue le sue opere.
Molti sono infatti i campi nei quali si realizza la versatilità
della sua arte che vuole, in ogni caso, essere "arte viva", legata alla quotidianità, caratterizzata da quella tradizionale patina brillante che la rende sempre gradevole, per molti aspetti giocosa, sempre intrigante.
p8080011_400I lavori in mostra sono accattivanti, notevoli nel formato e nell'ideazione narrativa che sempre più ondeggia tra la dimensione sottilmente ironica e la tranquilla serenità con cui vengono trasformate anche le favole.
Singolare tra le proposte è l'opera "Avanguardia educata" che apre la rassegna: scenografica, realizzata in dimensione tridimensionale, con un personaggio femminile in grandezza naturale, che guarda la scena in cui si fissano, tra immaginazione e realtà i "pensieri" dell'artista, plasticamente tradotti in visione simbolica.
Un settore della mostra è dedicato anche ai film, con l'ideazione di una sala in cui vengono proiettati brani cinematografici da opere eseguite da Ugo Nespolo con la partecipazione di artisti amici, come Baj, Pistoletto, Fontana.
Nel suo saggio in catalogo è lo stesso Ugo Nespolo a narrare l'origine della sua passione per il cinema e le ragioni che hanno sorretto il suo interesse.
"Pensavo a un teatro fotografico- scrive- pieno di improvvisazioni e di materiali bizzarri. Un territorio in perenne movimento, un gioco in cui la razionalità era bandita per lasciare il posto ad un libero creare associazionistico, suono ed immagine, movimento e colore, senso e non senso".
Quanto basta, come si vede, a suscitare e quindi a sostenere la creatività di un artista che però aggiunge: "Sotto sotto ho tentato sempre una strada critica. Una lettura della realtà, colta anche nei suoi aspetti paradossali, interni e a volte inspiegabili".

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Curiose ed enigmatiche anche nei titoli le opere in mostra: fotografie, serigrafie, acrilici su legno, ceramiche, maioliche dipinte, vetro. Composizioni in cui si condensano le svariate motivazioni della sua ricerca.
"Buongiorno Michelangelo", "Novantiqua", "1,618", "Aleatory order", "Reconstitution", "Eklektekos", "Les deux lignes", "Your face": sono solo alcune citazioni di opere scelte tra le oltre quaranta esposte che compongono un percorso originale e molto interessante.

 



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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