Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
E’ una grande sorpresa per gli appassionati d’arte. Le grandi opere della Galleria Sabauda di Torino, ospitate fino a ieri ai piani superiori del Palazzo in cui ha sede il Museo Egizio, sono state in parte trasportate e sistemate, con un felice allestimento dello Studio Albini di Milano, nelle sale della Manica Nuova di Palazzo Reale.
Il trasferimento di tutte le opere sarà completato entro il 2014, realizzando così il “Polo Regio”, un raggruppamento definitivo delle realtà d’arte appartenenti alle Regge Sabaude, che in Torino si concluderà con l’apertura al pubblico dei grandi Giardini di Palazzo Reale.
Collegata alla Reggia di Venaria, questa seconda parte del percorso artistico, propone una consistente quantità di opere d’arte, distribuite fa il XIV e il XIX secolo.
Opere di singolare bellezza, fra le quali figurano, come è stato sottolineato, i “quadri manifesto”, ovvero le opere per cui la Galleria Sabauda è nota in tutto il mondo, come: “Le stimmate di San Francesco” di Jan van Eyck, “L’Annunciazione “ di Orazio Gentileschi, il “Ritratto equestre di Tommaso Francesco di Savoia-Carignano” di Antoon van Dyck.
“Un percorso critico inedito e di grande rigore scientifico” , come è stato annunciato, dove i capolavori maggiori potranno dialogare in un diretto confronto con quelli delle diverse le scuole italiane ed europee.
Ci saranno anche i capolavori della scuola piemontese , i grandi intensi dipinti di Macrino d’Alba, Spanzotti, Bergognone, Gaudenzio Ferrari, Giovenone.
“Da Beato Angelico a van Dick “, è stato detto, passando attraverso Memling, il Pollaiolo, Filippino Lippi, Andrea Mantegna, il Garofalo, Savoldo e altri grandi nomi come il Bronzino, il Veronese,Tanzio da Varallo, Guercino, Guido Reni, Poussin e Rubens. Incontrando , grazie alla felice scelta delle reali committenze, un nutrito e splendido gruppo di opere dei grandi pittori fiamminghi.
La galleria Sabauda, è doveroso ricordarlo, venne fondata da Carlo Alberto nel 1832.