"FILIPPO JUVARRA A TORINO. FANTASIA BAROCCA"
20 dicembre 2014- 22 febbraio 2015.
Torino. Palazzo Madama.
A cura di Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi.
Orari: da martedì a sabato 10-18. Domenica : 10-19.

pc140016_400Raccontare. Costruire con la luce. E' il prodigioso " narrare" che la Città di Torino, ancora una volta, per le Festività Natalizie, affida alle luce.
Oltre le" luci d'artista" distribuite nei vari punti della città, tra le vie fiancheggiate da antichi palazzi che ricordano per il capoluogo torinese la passata dimensione di "capitale" di un regno, tra i grandi arabeschi di luci che si rincorrono fra i tetti attraversando le strade , Torino ospita nel salone principale, al primo nobile di Palazzo Madama, un insolito e grandioso spettacolo multimediale che riporta alla memoria uno dei grandi uomini del passato, l'architetto Filippo Juvarra.
In una prodigiosa "costruzione" multimediale che lega alle strutture dell'imponente Sala del Senato, integrando nella narrazione visiva anche le bellissime sculture di giovani donne che ornano la parte superiore della stanza, gli architetti Vincenzo Capalbo e Marilena Bertozzi presentano , attraverso immagini proiettate sulle pareti, le opere realizzate per Torino e il Piemonte da Filippo Juvarra, alternandole ai tanti progetti da lui fatti anche per località diverse.pc140010_400
Palazzo Madama possiede ben quattro volumi di disegni: 664 fogli che Filippo Juvarra realizzò a matita, penna e acquerello fra il 1706 e il 1735, e che egli stesso confezionò prima di partire per Madrid.
Questi libri sono esposti in quattro bacheche nella Sala del Senato dove, i disegni in essi contenuti, i "pensieri",come Juvarra era solito definire i suoi progetti e schizzi, ora digitalizzati ad alta definizione, vengono proiettati su alti teli bianchi che ne consentono una visione estremamente dettagliata, rivelando interessanti particolari.
Nella parete centrale della stanza i progetti dialogano con le loro realizzazioni che virtualmente si materializzano creando forme di suggestiva presenza, accompagnate da un grandioso sottofondo musicale.
Chiese, ville e palazzine reali (Stupinigi), basiliche (Superga), palazzi reali (come Venaria), la stessa facciata e gli scaloni di Palazzo Madama. Ma anche disegni ornamentali per ambienti, fontane, porte, oggetti, argenteria di parata, stemmi nobiliari, candelabri, decorazioni per le volte. Particolari che Juvarra curava personalmente in accordo con gli artigiani e i maestri del lavoro che eseguivano le opere.

 

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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