Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
”Mirò. Mondrian. Calder. I tre giganti dell’Avanguardia”. Una nuova bella mostra all’Arca di Vercelli, nell’antica Chiesa di San Marco.
Anche in questa occasione, quinto appuntamento della felice serie di eventi espositivi realizzati in collaborazione con la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, la mostra è curata da Luca Massimo Barbero , giovane e apprezzatissimo studioso e cultore di arte Contemporanea, al quale si deve anche il consistente Catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale.
Peggy Guggenheim, estrosa e vivace collezionista americana, aveva scelto personalmente questi tre artisti, le cui opere aveva portato alla Biennale di Venezia, indicandoli come “ i tre grandi nomi dell’arte internazionale”.
Le opere in mostra all’Arca di Vercelli sono una quarantina, tra dipinti e sculture, e consentono al visitatore di cogliere, non senza emozione, la formazione e il percorso di crescita di ognuno dei tre grandi del Novecento
Le opere della Guggenheim Collection sono sempre di alta qualità, e Luca Massimo Barbero non ha avuto certo difficoltà a creare, come per le precedenti rassegne, un percorso di notevole interesse e sicuro livello.
Tre grandi spazi , uno per ogni artista, in cui le opere offrono, in un impatto visivo molto gradevole, una nuova, originale lettura della realtà pittorica e poetica di Mirò, e quindi di Mondrian, e infine di Calder, evidenziando in quello che Luca Massimo Barbero ricerca sempre come forma di “dialogo tra le opere”, i rispettivi rapporti di ispirazione e confronto.
“Dal surrealismo poetico di Joan Mirò - viene indicato nella presentazione - all’astrazione pura di Piet Mondrian, alle sognanti sculture astratte di Calder” : un cammino che, ancora una volta esprime specifiche valenze culturali per gli studiosi ed offre emozioni agli appassionati d’arte.
L’esposizione è arricchita da opere provenienti dalla Calder Foundation di New York, dal Gemeentemuseum dell’Aja e dal Museo Carandente di Spoleto, che contribuiscono a comporre l’immaginario artistico dei tre grandi.