Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
"La moda come occasione di cultura" ha detto Francesco Martini, nipote dello stilista Enrico Coveri presentando la mostra "Coveri Story. Da Prato al Made in Italy" dedicata al celebre stilista toscano, inaugurata nei giorni scorsi a Prato, nei nuovi locali della Camera di Commercio, "Prato Auditorium", ricavati da una grande fabbrica dismessa.
Tre curatori speciali per la bella rassegna: Martina Corgnati, Luigi Salviati, Ugo Valli che hanno rispettivamente presentato la figura, l'opera e la particolare filosofia operativa di Enrico Coveri.
Una mostra che ripercorre le tappe della creatività dello stilista e della sua fortunata carriera attraverso immagini, video, fotografie, abiti, e anche opere d'arte, create per lui o da lui collezionate.
Famoso fra tutte il grande ritratto realizzato da Andy Warhol, che campeggia su un'intera parete, tra i bellissimi abiti intessuti di "paillettes", elementi caratteristici della maison Coveri.
Tessuti raffinati e bellissimi, impeccabili lavorazioni artigianali, colori deliziosamente vivaci, linee eleganti caratterizzano la moda Coveri e ne costituiscono la preziosità."Il colore significa allegria" è stato detto. Ed è il colore a reggere, trionfalmente, l'intero percorso espositivo.
"La donna di Coveri - precisa Martina Corgnati - è una ragazza vitale che è sempre al massimo di se stessa senza esibire distinzioni di classe, che chiede il meglio in ogni gesto della sua dinamica, gioiosa e intensa esistenza"
E questa gioiosa dimensione si respira in tutti gli spazi della rassegna alla quale si accede attraverso una scala foderata con il tessuto disegnato per lo stilista dal pittore statunitense Keith Haring.
Il filo conduttore della mostra rimane la "creatività", una dote personale "che non si insegna", ha ripetuto Francesco Martini. "Si possono imparare i mezzi tecnici, la tecnica della produttività" è stato detto guardando ai giovani d'oggi e alle loro aspirazioni per il futuro.Una scuola -vivaio di operatori del settore "moda"- è stato ipotizzato - in grado di alimentare il filone creativo e produttivo che caratterizza nel mondo la presenza italiana.
Enrico Coveri è stato ricordato come antesignano nel campo delle proposte di moda anche per i suoi contatti con gli artisti e le grandi figure del mondo dello spettacolo del tempo, gli anni Settanta, un periodo complesso e difficile, ma ricco di vivaci spunti per la creatività.