Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
Uno straordinario evento d'arte per il Biellese: la mostra delle opere di Cartier-Bresson.
"Sensibilità - intuizione - senso della geometria. Non c'è altro" diceva il grande Henri Cartier-Bresson (1908-2004), uno dei massimi interpreti dell'arte fotografica del Novecento. E ancora: " Io guardo, guardo, guardo. E' un'ossessione. Capisco con gli occhi".
Questo il suo credo artistico. Il suo straordinario messaggio che è in fondo la sostanziale chiave di lettura che consente a chi osserva le sue opere di carpirne il segreto della straordinaria efficacia e bellezza.Promossa dalla Fondazione "Pierre Gianadda" di Martigny, che ha dato in prestito le opere, e dalla Fondazione " Cassa di Risparmio di Biella" che , in base ad un protocollo d'intesa, realizza , grazie al generoso impegno del Presidente della Fondazione Gianadda, Léonard, una preziosa collaborazione su temi di carattere sociale e culturale , è stata allestita negli spazi espositivi di Palazzo Gromo Losa, al Piazzo, una superba rassegna di opere realizzate dal grande fotografo francese.
Frutto di una bella storia di amicizia fra Henri Cartier-Bresson e l'amico disegnatore Sam Szafran, le opere, tutte firmate, con dedica e molte con pensieri di accompagnamento, fanno parte della "Collezione Sam, Liette e Sébastian Szafran", che è stata donata, grazie a un'altrettanto bella storia di amicizia, a Léonard Gianadda e alla sua Fondazione.
Delle 226 opere, stampe ai sali d'argento, donate da Cartier-Bresson all'amico Sam, ne sono state scelte, per la Mostra biellese, 150. Tutte rigorosamente in bianco e nero, offrono al visitatore, nella loro assoluta nitidezza, l'incanto e la straordinaria lettura della realtà "fermata" nell' "attimo magico" di cui parlava Cartier-Bresson, secondo la più elegante e fervida scelta della sua fantasia.
Le sezioni riguardano i "primi viaggi" di Cartier-Bresson, i "viaggi" fatti per conto di Magnum, l'Agenzia di cui Cartier-Bresson fu tra i fondatori, e quindi "momenti storici" e i "ritratti" degli artisti che egli conobbe e frequentò, come Picasso, Giacometti, Matisse, Bonnard, ma anche Edith Piaf, Jeanne Moreau .. E, felicemente, lo stesso Lèonard Gianadda.
La mostra, che è curata da Jean -Henry Papilloud e Sophia Cantinotti, è una vera occasione d'arte per Biella e il Biellese, territorio in cui , secondo una lunga tradizione che risale al pionierismo di famosi personaggi della famiglia Sella, operano con grande preparazione, passione artistica e vivacità, diverse Associazioni dedicate proprio all' arte fotografica.