"EDVARD MUNCH" .
Genova. Palazzo Ducale. 6 novembre 2013 - 27 aprile 2014.
A cura di Marc Restellini. Catalogo edito da 24 Ore Cultura.
Orari: da martedì a domenica 9-19. Lunedì: 14 - 19.

0munch_400Con Oslo e Zurigo, Genova è la terza città ad ospitare una mostra dedicata a Edvard Munch nel 150 anniversario della sua nascita.
Nella grandiosa sede di Palazzo Reale , è stata inaugurata un'importante rassegna di opere che vuole ricordare, e per molti aspetti far riscoprire sotto diverse angolature, questo grande artista del Novecento:
Pittore e incisore, Munch ( Loten1863 - Oslo 1944) è noto universalmente per il famoso dipinto " L'Urlo" che ha stigmatizzato in modo assoluto i drammi e le angosce dell'uomo del Novecento. Una vena di drammaticità percorre infatti tutta la sua arte, impostata generalmente sui grandi misteri dell'esistenza: la vita, la morte, la malattia, i silenzi di una sorta di fredda, circoscritta, incomunicabilità.
Hanno così un colore appassionato e triste i suoi paesaggi della seconda maniera, con le case rosse dalle finestre chiuse, gli alberi monumentali raccolti in linee spoglie, geometrizzanti. Con quei suoi personaggi reclinati su se stessi, o accostati in pose intensamente tristi, o quasi aggressive nella drammaticità, come il famoso "abbraccio" di cui è in mostra una litografia che porta il titolo originale "Vampiro II". Amore come odio? Disperata solitudine' Silenzio. Ancora silenzio, nella drammatica ricerca di un insondabile, irraggiungibile mistero.
I dipinti esposti, che cominciano con i paesaggi della maniera iniziale, ancora legata ai modi 517221_400dell'impressionismo, provengono quasi tutti da collezioni private e consentono quindi di ampliare la conoscenza dell' arte di Munch. Molti sono i grandi ritratti, tutti di notevole forza espressiva, realizzati con i colori caratteristici della sua tavolozza:: il blu, l'azzurro, il verde scuro, il nero.
Tra questi si distingue anche un ritratto femminile: quello di "Inger Barth" del 1921, segnato da inquietudine e dolcezza..
"Più famoso come incisore" dicono di lui gli esperti. E come tale Munch viene ampiamente ricordato a Genova attraverso opere che sottolineano questo aspetto. Molte sono infatti le incisioni, le litografie, e i disegni in cui si esprime la sua. creatività. Perfetti, essenziali, penetranti e bellissimi i disegni nei ritratti in cui Munch analizza e con decisione e finezza esprime la personalità del soggetto raffigurato.
L'ultima sala della Mostra è dedicata all'interpretazione di alcune opere di Munch fatta da Andy Warhol . Troviamo qui, a conclusione del percorso, in una duplice versione realizzata con cromatismi diversi, proprio il famoso "Urlo", sempre imminente e ricordato nell'opera del grande artista norvegese.



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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