Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
Grande, ricca di opere particolarmente interessanti: la nuova mostra-evento di Palazzo Reale a Milano presenta una fantasmagorica carrellata di dipinti appartenenti alla "Collezione Netter", del francese Jonas Netter, appassionato collezionista di opere di quegli artisti che vennero definiti "pittori maledetti" per il loro deciso uscire dagli schemi del bello accademico per proiettarsi verso forme e linguaggi nuovi che, nei primi anni del Novecento, segnarono irrevocabilmente la rottura con il passato e determinarono il formidabile nascere dell'arte contemporanea.
Nomi grandi, grandissimi come quelli di Amedeo Modigliani, di cui sono in mostra 40 opere, di Chaim Soutine, presente con oltre 20 oli, di Maurice Utrillo (periodo bianco). Con quello della madre di quest'ultimo: Suzanne Valadon, del grande fouve Maurice de Vlaminck e di Andrè Derain.
Accompagnati da una serie di interessanti opere di molti artisti che nella mitica Parigi, capitale indiscussa dell'arte del tempo, parteciparono al configurarsi della più sconvolgente rivoluzione artistica.
Moise Kisling, Isaac Antcher, Pinchus Krémégne, Henri Epstein, Michel Kikoine, Henri Hayden, Eugène Ebiche, Jan Waclaw Zawadowski, Aizik Feder: presenze che incuriosirono e appassionarono Jonas Netter che ammirava e acquistava le loro opere, divenendo per molti un autentico "mecenate".
Come, in modo specifico, per Amedeo Modigliani , di cui ammirava smisuratamente l'originalità del genio creativo, e nei suoi dipinti i "volti femminili stilizzati su lunghi colli affusolati" delle sue figure.
Un percorso, questo della mostra di Milano, che si rivela pieno di fascino e di interesse, cerando un' emozione indimenticabile, nella profusione delle immagini, nelle avvincenti soluzioni compositive dei diversi capolavori e nelle suggestive valenze cromatiche che caratterizzano, pur nei linguaggi artistici diversi, i tanti capolavori esposti.