"DENTRO CARAVAGGIO".
29 SETTEMBRE 2017- 28 GENNAIO 2018. PALAZZO REALE. MILANO.
CATALOGO SKIRA A CURA DI ROSSELLA VODRET.
ORARI: lunedì 14,30-22,30. Da martedì a domenica 9,30- 20,30. Giovedì,venerdì, sabato: 9,30-22,30.

E' sicuramente da annoverare tra le mostre definite "imperdibili" la magnifica rassegna di opere del Caravaggio allestita a Milano negli spazi espositivi di Palazzo Reale
Grandissimo è stato fino ad oggi il numero dei visitatori che hanno affollato le sale in cui sono collocati gli splendidi capolavori.
Ci sono infatti opere davanti alle quali non ci si stancherebbe mai di sostare . Opere inarrivabili per qualità e bellezza che singolarmente meriterebbero un viaggio per ammirarle.
Come ad esempio la splendida "Madonna dei pellegrini" proveniente dalla chiesa di S.Agostino in Roma, dove la Madonna che tiene in braccio il Bambino, inarrivabile esempio di spiritualità e bellezza, è un'icona di tenerezza femminile e materna. E lo slancio immediato, carico di fede e sincero. dei due pellegrini inginocchiati in preghiera, tocca vertici di intensità trasparente e pura, come soltanto la fede popolare in certi casi può essere.
I piedi sporchi di terra dei pellegrini , ricordano il fatto di cui si narra , che il dipinto non fu accettato dalla committenza per questo particolare troppo realistico e.. indegno di un altare.
C'è un altro superbo dipinto in cui la figura maschile viene celebrata in tutta la sua plasticità possente e vigorosa, è la "Flagellazione di Cristo" proveniente dal Museo di Capodimonte, in cui bellezza e vigore si incontrano nel drammatico episodio della passione di Gesù, dove, in contrasto con la brutalità della scena, il volto del Cristo ha un'impareggiabile bellezza e intensità spirituale.
Tra questi capolavori c'è il meraviglioso "San Giovanni", proveniente dal Museo di Kansas City, in cui la strepitosa bellezza del corpo maschile giovane trova il più alto degli accenti possibili. In gara, si potrebbe pensare, con il magnifico "San Giovanni"dei Musei Capitolini , dove la figura appare ripresa in posa diversa , raggiungendo insuperabili vette di perfezione.
Caravaggio è un artista che non ha bisogno di commenti. Lo si respira così com'è. Lo si divora. Se ne appropria l'emozione fino a farti sentir male.
Intorno a questi capolavori, altre opere bellissime, in cui la figura umana trova declinazioni inarrivabili nelle forme, e nelle luci- ombre che con gli intensi splendori cromatici caratterizzano l'opera di Caravaggio.
E per la poesia più sublime, il magnifico "Riposo dalla fuga in Egitto" dove un incantevole angelo, aiutato da san Giuseppe che regge lo spartito, suona una dolcissima melodia per proteggere il sonno del Bambino Gesù che riposa sereno in braccio alla sua Mamma.
Altri formidabili dipinti compongono la mostra. Una carrellata di personaggi che toccano i vertici della violenza umana come nella "Giuditta che mozza il capo ad Oloferne" e i vertici possibili della spiritualità come nell'"Estasi di San Francesco", tanto da indurre a chiedersi come sia possibile che artisti come Caravaggio che nella vita ha conosciuto momenti di violenza e conflitti, possano assurgere a livelli di una spiritualità altissima che sanno trasfondere sul volto dei Santi, della Madonna e dello stesso Gesù.Una domanda che sempre si pone alle nostre coscienze di tranquilli credenti.
A tutta questa ricchezza di immagini potrebbe sembrare quasi un valore-aggiunto la grande mole di studi e di indagini sulle tecniche di lavoro,la qualità fisica e la struttura degli impasti, dei colori, dei gessi, delle colle e dei materiali usati dall'artista, con le personali correzioni imposte alle immagini che costituiscono il significato con cui si presenta il titolo della rassegna: "Dentro Caravaggio".
Un poderoso catalogo, edito da Skira, dovuto a Rossella Vodret, curatrice dell'esposizione, raccoglie, anche con dettagliatissimi particolari delle immagini, gli esiti degli studi e delle ricerche scientifiche che caratterizzano la mostra.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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