"Lorenzo Lotto".
A cura di Giovanni Carlo Federico Villa.
Roma, Scuderie del Quirinale. 2 marzo - 12 giugno 2011.
Catalogo Silvana Editoriale. Orari: da domenica a giovedì 10-20. Venerdì e sabato 10- 22,30.

lotto1_400Le Scuderie del Quirinale, a Roma, sono ormai concordemente riconosciute come un eccellente polo d'arte, in cui si susseguono, senza alcun cedimento di tono, mostre davvero strepitose.
Grandi per qualità, quantità di opere esposte , allestimento e bellezza, le mostre alle Scuderie sono in ogni caso un evento.
L'ultima in ordine di tempo, visitabile in questo periodo , è "Lorenzo Lotto", a cura di Giovanni Carlo Federico Villa, cui si deve anche il catalogo Silvana Editoriale, ed è interamente dedicata al grande artista del Rinascimento italiano.
Trasferitosi a Roma nel 1509, dal Veneto in cui era nato , e dalle Marche, Lorenzo Lotto ( Venezia 1480- Loreto 1556) aveva trovato nella città papale incentivi allo sviluppo del suo talento, ma non una vera comprensione. Aveva ripreso quindi il suo "vagabondaggio", ritornando poi nelle Marche ,dove si spense infine a Loreto.lotto2_120
Dalle eleganti suggestioni compositive di Giovanni Bellini, che occhieggiano trasfigurate nelle sue opere, alla lezione di Antonello da Messina che lo ha guidato a ricercare le profondità dell'animo umano per trasfonderle nei volti dei suoi personaggi, sempre particolarmente intensi nei molti, sontuosi ritratti, fino ai richiami scenografici al grande Albrecht Durer.
Lorenzo Lotto si rivela però assolutamente indipendente, innovativo, ardito nella maggior parte delle sue composizioni che manifestano uno spirito libero, per molti aspetti perfino audace.
lotto3A partire da uno dei suoi più alti capolavori, la celebre "Annunciazione", con la Madonna giovane, dallo sguardo pieno di fede e di timore, che nel gesto della mano, sembra accogliere il Messaggio angelico in tutta la sua spropositata grandezza, quasi in preghiera, ma al tempo stesso invocando protezione e pietà per la sua umana piccolezza. Accanto a Lei, l'Angelo, cosciente della solennità del momento, sereno nella azzurra limpidità del suo abito che lo avvolge di splendida luce. Vicino a lui il famoso gatto che balza via spaventato da tanto fulgore.
Le opere di Lorenzo Lotto sono caratterizzate da una straordinaria finezza esecutiva e da una speciale vivacità, pur contenuta nelle dimensioni di classicità delle forme.lotto4_400
Spettacolare è ad esempio la "Pala di San Bernardino" in cui gli angeli si affannano a reggere il drappo che fa da sfondo al trono, mentre la Madonna, tenera e bellissima nella sua grande maestà, indica al Bambino Gesù, che regge sulle ginocchia, un angelo che, ai piedi del trono, annota su un libro le richieste dei fedeli.
Molto bello anche l'imponente San Cristoforo che esce dall'acqua appoggiandosi a un robusto bastone mentre porta sulle spalle il Bambino Gesù.
I dipinti sono spesso per Lotto un'occasione per proporre corpi vigorosi, sguardi accesi, volti pieni di espressione e di intensa umanità.
Una curiosità riguarda in genere i suoi personaggi : nelle varie composizioni i fedeli, i santi, gli angeli parlano fra loro, si muovono, si agitano. In modo addirittura esasperato, a questo proposito, nell' "Elemosina di Sant'Antonino.".
Nelle "pitture di devozione" ci sono poi Madonne bellissime, come in "Madonna con Bambino e i santi Caterina e Tommaso" o "Sacra Famiglia con S:Caterina", dipinti in cui il ritmo del colore e delle forme acquista una musicale avvolgente che sembra esaltare tanta bellezza.
Un discorso particolare meritano i grandi ritratti per cui Lotto è famoso. all'opulenza dei costumi e dell'insieme, si accompagna l'intensità quasi magica degli sguardi, la bellezza dei volti, l'imponenza del gesto.
Avvincente infine la "pittura profana" dove, ad esempio, tra i capolavori esposti, spicca per bellezza la dolcissima Venere dell'opera "La castità mette in fuga Cupido e venere".




Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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