Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
"ESCHER". 31 OTTOBRE - 3 APRILE 2016.
MUSEO DI SANTA CATERINA. TREVISO.
A cura di Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea.
Catalogo Maurits.
Orari: lunedì 14,30- 20. Da martedì a domenica 10 - 20.
Fotografie Carmelo Patea.
Maurits Cornelis Escher (Leuwarden 1898 - Laren 1972), incisore e grafico olandese, straordinario genio della raffigurazione della realtà in fantasmagorici intrecci di proiezioni ed elaborazioni di paesaggi e oggetti che , nelle volute delle sue magiche sfere, assumono la varietà più incredibile delle possibilità percettive in una singolarissima veste di forte magia.
Una grande e bellissima mostra , allestita nell'imponente Complesso Monumentale di Santa Caterina, a Treviso, offre un'occasione davvero preziosa per conoscere da vicino la straordinaria produzione di opere di questo artista.
Promossa dal Comune di Treviso, prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con la M.C.Escher Foundation, la mostra , che è curata da Marco Bussagli e Federico Giudiceandrea, presenta oltre 200 delle opere principali del maestro.
Xilografie, litografie, disegni, opere di rarissima perfezione tecnica fanno parte della particolare visione della realtà che ha spinto Escher allo studio dettagliatissimo delle geometrie dei cristalli che hanno impresso nella sua arte quel brivido di sorprendente, gioiosa interpretazione delle masse, dei pieni e dei vuoti, delle luci e delle ombre fino alla scomposizione e alla sfilacciatura di certe immagini, gettate baldanzosamente verso l'infinito.
Lo studio dei paradossi percettivi - si legge nella presentazione- lo portò ad inventare "vere e proprie aberrazioni prospettiche, capaci di evocare mondi onirici al limite del surreale, in apparenza perfettamente logici, ma in realtà popolati di oggetti impossibili".
Sogno e fantasia si mescolano quindi nella sua arte a rigorosi studi matematici per offrire in una veste nuova , sostanzialmente poetica . una realtà trasfigurata che diventa inequivocabilmente "escheriana".
Tra le più celebri opere esposte, la famosa "Mano con sfera riflettente "(1935), autentico capolavoro di inventiva e raffinato tecnicismo, "Metamorfosi II" (1939-40),"Convesso e Concavo" (1955). Sorprendenti sono i molti paesaggi che Escher elaborò nel suo lungo soggiorno in Italia, così importante per la sua maturazione artistica . "Gli anni più belli della mia vita", come li definiva .
La mostra suddivide in sezioni il percorso creativo di Escher, focalizzando i principali punti della sua formazione: Escher, l'Italia e l'ispirazione Art Noveau. Superfici riflettenti e metamorfiche. Dall' Alhambra alle tassellature. Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio. Economia escheriana. Un ultimo settore viene riservato all' eschermania, in cui sono presentati anche i suoi ammiratori e imitatori.
La sintesi finale è offerta da un breve scritto che conclude il consistente catalogo della rassegna : "Adorato dagli hippies e dalla beat-generation degli anni Sessanta e Settanta, ammirato dai matematici e studiato dai cristallografi del XX secolo, Maurits Cornelis Escher, con le sue straordinarie incisioni su legno e su pietra è ancora oggi un fenomeno artistico e di costume di livello planetario".