"ATHOS. I COLORI DELLA FEDE. PELLEGRINAGGIO FOTOGRAFICO SULLA MONTAGNA SACRA DELL'ORTODOSSIA".
STRATOS KALAFATIS. A cura di Afrodite Oikonomidou.
Santuario di San Giovanni di Andorno. 16 giugno- 29 luglio 2018.
Orari: da martedì a domenica 10-12/14,30-16,30. Chiuso il lunedì.
Fotografie di CARMELO PATEA

"Athos. I colori della fede." Un'occasione eccellente per conoscere in una mostra di alto livello, la realtà di uno dei luoghi più celebri e famosi per la cristianità: il Monte Athos, ufficialmente una "Repubblica monastica, in territorio greco, dotata di uno statuto speciale di autogoverno".
Luogo straordinario , di notevole bellezza, celebre anche per le rigide leggi che lo governano, tra le quali il diritto di accesso consentito ai soli esponenti di sesso maschile, animali compresi.
A presentarlo, nel territorio biellese, una bellissima serie di immagini fotografiche scattate da un celebre fotografo greco Stratos Kalafatis, che ne illustra, magistralmente i vari aspetti, partendo proprio da quella curiosa immagine, scelta come logo della mostra, fra le migliaia scattate dal fotografo, di un uomo solo, un monaco , ritratto in piedi, sulla punta del tetto di una casa, simile a una scarna scultura lignea fatta da artisti di montagna.
Un simbolo. Un'idea. Un' immagine piena di silenzio a raffigurare quel luogo di santità e di mistero che è il Monte Athos. Un qualcosa di sublime, sospeso fra terra e cielo, quale è appunto "la Montagna, sacra dell'Ortodossia", che Kalafatis ha voluto presentare con le 150 immagini in mostra, scattate in cinque anni di "pellegrinaggio" , di studio e di lavoro per raccontare "ciò che non è narrabile", come è stato detto. Come se si potesse fotografare il silenzio.
Stratos Kalafatis, ha frequentato il monastero, ha conosciuto i monaci, si è immerso nella loro realtà di vita e di preghiera, ha cercato nelle immagini il senso profondo di una realtà che si rivela affascinante, tanto da attrarre un grande numero di persone, e si rivela però sostanzialmente"indicibile"..
Sono immagini che stupiscono e destano curiosità, assecondando la fama che accompagna la singolarità del luogo, vuoi per la natura selvaggia del sito, vuoi per le forti regole che ne governano la vita secondo un rigore che vorrebbe assicurare l'estraneità di qualsiasi forma di distrazione dalle intenzioni esclusive di meditazione e preghiera.
Curata da Afrodite Oikonomidou, la mostra è una vivace rassegna coloristica che porta intorno al Monte Athos impressioni fotografiche capaci di suscitare, quando non di esprimere in modo esauriente, interessanti risposte alla curiosità di quanti, per devozione si avvicinano al mistero del Monte, sacro alla chiesa Ortodossa.
Ecco quindi, in un felice allestimento, nelle sale rinnovate del Santuario di Andorno, le colorate immagini di Stratos Kalafatis che compongono la mostra. Molto belle, con una severità temperata da una soffusa tenerezza. Sono i ritratti, principalmente, ad incantare per una perfezione che richiama la purezza e l'eleganza dell'arte rinascimentale.
Ritratti di giovani bellissimi, in genere allievi della Scuola Athoniana, di monaci austeri in una serenità lieta, monaci anziani che conversano con semplicità, e ricordano opere di maestri della pittura classica italiana. E ancora, giovani monaci che nella purezza del ritratto sembrano rubare il primato a certi "San Giovanni" di Caravaggio.
E poi le dimore dei monaci affondate nel verde di una natura rigogliosa, i fiori, che anche recisi e disposti nei vasi sembrano dar gioia alle case; gli angoli riservati degli studi dei monaci e perfino i lunghi tavoli apparecchiati per la mensa.
Ci sono curiose foto di affreschi antichi e le Croci, infine, immancabili simboli della fede, diverse e :singolari come quella formata da un riflesso di luce sul pavimento.
Certamente ci sono tanti modi per cercare Dio: chi ama il deserto, chi lunghe camminate verso santuari millenari, chi il chiuso di una piccola stanza in un monastero, chi la salita al Monte, anche se per un credente vero, basterebbe l'Eucaristia.
Ma è inutile e difficile indagare sull'insondabile profondità dell'altrui coscienza. A realtà e luoghi come il Monte ATHOS, forse si può solo "girare intorno", anche se un po' più a fondo è andato proprio Stratos Kalafatis con questo suo grande lavoro, pieno di interessi, di attenzione e di innegabile poesia.

 

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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