"L' ITALIA DEL RINASCIMENTO. LO SPLENDORE DELLA MAIOLICA" PALAZZO MADAMA. SALA SENATO. PIAZZA CASTELLO. TORINO. 13 GIUGNO - 14 OTTOBRE 2019. A cura di Timothy Wilson e Cristina Maritano. Catalogo Allemandi. Orari: da lunedì a domenica 10:00 - 18:00. Chiuso il martedì.

Che si possa parlare di "splendore", anche materialmente, quando si tratta di un genere artistico quale è la ceramica, è cosa più che appropriata.
Gli smalti che ricoprono le opere brillano di luce sotto i fari che si accendono nelle grandi vetrine della nuova mostra torinese, allestita nella superba sede di Palazzo Madama, Sala del Senato.
E' una sorta di ubriacatura di bellezza quella che coglie il visitatore nella storica sede torinese, legata alla dinastia dei Savoia e agli anni gloriosi del regno d'Italia.
Gioiello in mezzo a tante splendide opere disposte fra i sontuosi saloni e le grandi sale del Palazzo, la nuova mostra dedicata alla maiolica italiana rinascimentale , offre veramente il meglio di quanto ci si possa aspettare in questo specifico settore artistico.
Curata dallo storico dell'arte Timothy Wilson e da Cristina Maritano, conservatore di Palazzo Madama per le Arti decorative, la mostra presenta magnifici esemplari dell'arte della ceramica provenienti da importanti Musei del mondo e dalle Collezioni di Palazzo.
Suddivise in parti diverse, le sezioni della mostra offrono un magnifico percorso fra gli artisti e le classiche sedi di produzione della maiolica d'arte dal Quattrocento al Seicento.
Ed ecco, nell'ordine,il settore di apertura, presentato come una grande "credenza" che ricorda il mobile principale della sala da pranzo in cui venivano esposte le maioliche più raffinate "sia per essere ammirate - come si legge nella presentazione - sia per servire all'apparecchiatura della tavola".
Nella successiva Sala del Senato si viene a contatto con le opere realizzate nei principali centri di produzione della maiolica in Italia a partire dal Quattrocento: Deruta, Faenza, Urbino,Gubbio, Venezia, Castelli e Torino. Dove si possono ammirare, in uno strepitoso percorso di bellezza , opere dei principali artisti, come Nicola da Urbino e Francesco Xanto Avelli.
Varia e affascinante è quindi la scelta dei temi riprodotti sulla maiolica istoriata: "soggetti religiosi, soggetti profani, tratti dalla storia antica e dalla mitologia, o riguardanti la vita affettiva, come i temi amorosi, o lo status sociale dei committenti, come i servizi araldici".
Una serie di capolavori collocati in singole vetrine conclude quindi il percorso della mostra .
Fra questi viene segnalata come eccezionale una "brocca in porcellana medicea di Palazzo Madama, esemplare della prima imitazione europea della porcellana cinese realizzata da maiolicari di Urbino che lavoravano a Firenze alla corte di Francesco I de'Medici".

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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