“JESSIE BOSWELL”.
Sala Bolaffi. Via Cavour 17, Torino. 
A cura di Ivana Mulatero.  Catalogo Bolaffi.
Dal 18 marzo al 10 maggio 2009.
Orari:  da martedì a domenica  10-19. Chiuso il lunedì.

 “Biella dalla mia camera”, “San Gerolamo”, “Chiesa di Lessona”, “Montagne biellesi”, “Il Mucrone”, “Lessona, castello e vigne”.  “Io penso che resterò a Biella per il resto della mia vita. Mi fa star bene. Mi piace la gente….”
jessie_boswellx_autoritrattox_1929Chi scrive è la pittrice inglese  Jessie Boswell (Leed , Yorkshire 1881- Moncrivello 1956). E le indicazioni delle località sono i titoli di alcuni suoi  molti  dipinti esposti in questi giorni a Torino, in una grande e bella mostra allestita alla Sala Bolaffi, di via Cavour 17.
Ma chi era questa delicata pittrice che dagli anni ’30 visse a Biella; che nella seconda metà degli anni ’40, dopo la II guerra mondiale, scriveva:”Biella mi fa star bene” ,credo che vi rimarrò  il resto della mia vita”…  E che ora riposa, “per suo desiderio”, a Biella, nel cimitero di Pavignano?
Jessie Boswell era nata in Inghilterra, aveva studiato pianoforte diplomandosi alla Royal Accademy of Music di Londra e al Trinity College  di Cambridge. e aveva poi insegnato musica e tenuto concerti.
In Italia era giunta nel 1906,chiamata dalla sorella Gertrude che aveva sposato nel 1898 il biellese Gaudenzio Sella.   A Biella si era fermata fino al 1907, poi si era trasferita a Venezia,  come istitutrice della famiglie Guetta, e poi Trevisanato.  Coltivava  intanto anche  la sua vera passione: la pittura e in generale l’arte.          
Nel 1912  però  Jessie Boswell conosce i coniugi Gualino, Riccardo e Cesarina, amici e soci di Gaudenzio Sella.  Diventa quindi dama di compagnia e poi amica di Cesarina Gualino.
Dal 1914 sarà ospite della sorella Gertude a Biella.  Poi tornerà dai Gualino, dal 1914  al 1928.
Qui conoscerà Mario Micheletti, ritrattista della famiglia Gualino, e poi Felice Casorati che l’aiuterà a svincolarsi dagli insegnamenti accademici. Comincerà a partecipare a diverse  mostre, alla Promotrice delle Belle  Arti di Torino, alla Biennale di Venezia.
Prenderà parte, con i nuovi amici, alla famosa compagine  del “Gruppo dei sei pittori di Torino”: Gigi Chessa, Carlo Levi, Francesco Menzio, Nicola Galante e Enrico Paolucci. Con questi pittori parteciperà a mostre collettive  e intanto allestirà diverse  mostre personali.
Nel 1943, sopravvissuta a un bombardamento che  aveva distrutto  il palazzo accanto al suo, si trasferisce a Biella, dove insegnerà musica e darà lezioni di pittura ai figli di Gertrude e Gaudenzio Sella.
Vivrà a Biella  prima con la sorella, poi da sola  in una casa sulla collina, fino a quando sceglierà di ritirarsi nella Casa di riposo di Moncrivello, dove morirà nel 1956.
Jessie Boswell sarà un’ apprezzata pittrice che celebrerà nei suoi quadri, momenti ed eventi della vita torinese e biellese: la sua  casa, le diverse case con gli intensi interni, la famiglia, gli amici Gualino, il giardino, il parco, i fiori, i bellissimi fiori, di cui dirà: “sono cattivissimi modelli, cambiano sempre di posizione, avvizziscono con lampante velocità, ma dopo ore di vera angoscia e affanno,eccoli afferrati e splendenti sulla tela…”.
Raccolta nella mostra di Torino, oggi la pittura di Jessie Boswell, offre una ricca gamma  di belle immagini, realizzate con cura , nello scenario di vecchie tradizioni e consuetudini familiari: la vita nei salotti, i paesaggi, le case  con gli interni, i gruppi della tradizione.
Le tinte sono delicate, i colori sommessi e sofisticati. Il tratto spesso  rapido, ritmato con scansioni pittoriche  che ben ricordano il procedere degli altri artisti  amici del celebre “Gruppo dei sei”.  Il suo costante  impegno la conduce    ad  esiti particolarmente felici.
La Torino di  Jessie Boswell è una Torino elegante, attiva. Jessie Boswell  , in sodalizio con l’amica Cesarina Gualino, ritrae spesso conoscenti e amici, ripetendo i suoi personaggi  nella pacifica emozione di nuovi tempi, con linguaggi nuovi.
Anche Biella è protagonista dei suoi dipinti. Una scelta aristocratica di luoghi e personaggi che  in modi diversi segnano anche pagine di storia della famiglia Sella, a cui Jessie apparteneva.
La mostra “Jessie Boswell”, curata da  Ivana Mulatero con la collaborazione di Pino Mantovani, presenta anche una sezione di  documenti , fotografie, brevi filmati, oggetti e vestiti(alcuni disegnati da Casorati), che illustrano il mondo  in cui la pittrice è vissuta ,anche nel contesto delle sue relazioni con i Sella e i Gualino.
Un elegante catalogo edito da  Giulio Bolaffi   accompagna la rassegna.



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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