" IL GUERCINO". OPERE DA QUADRERIE E COLLEZIONI DEL SEICENTO".
FORTE DI BARD. VALLE D' AOSTA. 5 APRILE-30 GIUGNO 2019.
A CURA DI ELENA ROSSONI E LUISA BERRETTI. CATALOGO ED. FORTE DI BARD.

FOTOGRAFIE DI CARMELO PATEA

Meraviglioso il percorso fra le splendide opere di Giovanni Francesco Barbieri detto Il Guercino (Cento 1591- Bologna 1666 ) a cui il Forte di Bard dedica un' importante mostra allestita nel settore delle "Cannoniere".
Per i visitatori un'immersione nella bella pittura, la grande arte dei grandissimi maestri del Seicento, capace di far dimenticare tutto ciò che dal secolo passato, il Novecento, si è appropriato del termine di "Arte".

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Al Forte di Bard, nell'armonia sommessa della musica di sottofondo al percorso visitativo, si torna a contatto con quella dimensione di "inarrivabile" o ancor più di "Insuperabile" che si prova di fronte a certi capolavori del passato, come le splendide creature femminili dei quadri del Guercino: La Maddalena, icona femminile per eccellenza, la Vergine Maria,tenerissima madre con il suo Bambino, la Samaritana a colloquio con un giovane, quasi etereo Gesù, la Sibilla, con i suoi abiti sontuosi, e infine .gli Angeli di strepitosa, intensa spiritualità.
Ci si trova poi, pensosi ed ammirati di fronte al grande dipinto che è stato scelto come immagine simbolo della mostra: il vecchio eremita San Paolo a cui il corvo porta un pane per sfamarlo.
L'immagine del Guercino è presentata da un ritratto realizzato da un diverso pittore.
Curata da Elena Rossoni, direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna e da Luisa berretti, storica dell'arte, la mostra al Forte di Bard presenta 54 opere del grande pittore, considerato "uno dei massimi interpreti della pittura barocca" , tratte da importanti quadrerie e collezioni, di soggetto religioso, mitologico e letterario.
La macchina fotografica , è vero, oggi porta a stupendi effetti di riproduzione della realtà, ma nelle opere del Guercino, la realtà è trasfigurata, riproposta in una dimensione, si potrebbe dire, unica, in cui la componente spirituale trasfigura l'immagine portandola a un' altissima qualità.
Amore, tenerezza, incanto, dolore inesprimibile, totale e profondissimo come poteva essere quello della Maddalena al pensiero del Cristo morto e della sua passione, o degli Angeli, che l'accompagnano con uguale sentimento (immagine non in mostra), danno la dimensione altissima dell'arte di Guercino.
Un ampio settore dei suoi disegni e delle incisioni conclude la mostra proponendo fra le opere di Guercino alcune copie dei suoi lavori eseguite da un incisore del tempo: Giovanni Battista Pasqualini.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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