Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
Non soltanto Medicina, Università, Centro Studi. Pavia è una città ricca di fascino e di storia. Una città bella e importante che merita una visita.
Antica capitale longobarda, città in cui si incoronavano Re e Imperatori (Federico Barbarossa), in cui riposa uno dei più grandi filosofi e santi della Chiesa, Sant'Agostino, e accanto a lui il filosofo Severino Boezio. Città in cui avevano insegnato anche il poeta Ugo Foscolo ed alcuni dei più insigni studiosi del passato.
Tra i monumenti storici più importanti della Città, oltre alle splendide chiese come San Michele , San Pietro in Ciel d'Oro, citata da Dante, e l'antico ponte coperto sul Ticino, c'è anche il maestoso Castello Visconteo, che conserva il profondo fossato ed è aperto nel suo interno al grande cortile circondato da portici ornati da singolari forme architettoniche, che sembrano stendere sulle arcate trafori di trine. Dove si trovano anche una ricca Quadreria in cui vengono allestite mostre, e un .Museo.
Nelle Scuderie del Castello, gli ampi spazi ricuperati a livello del fossato, vengono allestite da qualche tempo belle mostre d'arte che attirano sempre più numerosi visitatori.
L'ultima in ordine di tempo è dedicata a uno tra i più famosi pittori francesi dell'Ottocento: Camille Pissarro (Saint Thomas, Antille 1830 - Parigi 1903) , presentato come "anima dell'impressionismo", espressione che dà anche il titolo alla mostra. Curata da Philippe Cros, a cui si devono anche i testi del catalogo, edito da Rubbettino, la mostra offre un'ampia carrellata di opere che hanno caratterizzato nel tempo la produzione di Pissarro, uno dei primi ideatori del movimento Impressionista: le sognanti vedute della campagna francese e le "frenetiche" immagini della capitale parigina con i grandi palazzi e le vie affollate di gente e di carrozze.
Di Camille Pissarro, che si definiva "allievo di Corot", si può ammirare, forse più che in altri impressionisti, la ricerca raffinata della luce e delle particolari valenze cromatiche, sempre presenti nella trasposizione accortissima del reale sulla tela, trasfigurato in opera d'arte.
Sottile poesia, dunque, percepibile nel breve incanto della raffigurazione pittorica.