Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
E infine la "Resurrezione"! E' ancora l'arte a proporre ai fedeli l'immagine del Cristo glorioso, vincitore della morte. Un corpo giovane, vigoroso, con i segni ormai vinti delle ferite della passione, che esce dalle pietre rovesciate del sepolcro recando in mano il vessillo del suo trionfo.
Lo hanno immaginato così quasi tutti gli artisti, a partire dal solenne dipinto di Piero della Francesca, in cui il Cristo che ha rinnovato nella splendente dimensione della nuova spiritualità la consistenza materica del corpo, esce dal sepolcro da cui fuggono le guardie messe dai suoi uccisori a custodia "perché, come dice il Vangelo ( a beneficio di noi credenti ) "non venisse portato via dai suoi con l'inganno".
Come Piero della Francesca , anche Tiziano (Palazzo ducale di Urbino) Guido Reni e tanti altri.
Nel Biellese una singolare immagine del Cristo Risorto compare fra le sculture lignee, in alto sull'altare della Chiesa della Trinità
Ma un'immagine davvero straordinaria è visibile in questi giorni, a Lugano, presso la Galleria Canesso, sulla Piazza del Municipio, dove è stata allestita un'interessante esposizione di sei grandi dipinti del Seicento, provenienti da Gerusalemme e dal Museo del Convento Francescano di San Giovanni Battista, Ain Karem.
Grazie al mecenatismo del gallerista Maurizio Canesso, che ne ha sostenuto il restauro, le sei opere, appartenenti al Tesoro d'Arte di pertinenza della Custodia Francescana di Terra Santa, sono state trasportate da Gerusalemme e ora, restaurate, sono esposte nel capoluogo ticinese, in attesa di essere riportate a Gerusalemme, dove verranno ricollocate nella Basilica del Santo Sepolcro da cui provengono.
L'opera più grandiosa è proprio la "Resurrezione", opera del pittore napoletano Paolo De Matteis, affiancata in mostra da uno spettacolare bassorilievo in argento di identico soggetto, e scelta qui come immagine emblematica di tutto il discorso perchè questo dipinto, completamente annerito e ricoperto di polvere, si trova normalmente sulla porta d'ingresso ( al centro dell'Anastasis) del Santo Sepolcro in Gerusalemme.
Gli altri dipinti rappresentano scene tratte dalla storia della religione cristiana: L'Adorazione dei pastori, dalla Chiesa della Natività di Betlemme; L'Elevazione della Croce, proveniente dalla Cappella di Sant'Elena della Basilica del Santo Sepolcro; Cristo nel giardino degli Ulivi e La Pietà, provenienti dal Convento Francescano di Ain Karem.
La curiosità di questa bellissima esposizione è che si colloca in un percorso che la Città di Lugano ha realizzato per ricordare e sottolineare la presenza dell' "Immagine di Gerusalemme nelle Prealpi", con riferimento anche ai Sacri Monti. Un itinerario artistico che, partendo dall'antica chiesa di Santa Maria degli Angeli, famosa per il grandioso affresco della "Crocefissione", opera di Bernardino Luini, in cui si trovano ben due raffigurazioni di Gerusalemme, tocca , oltre all'esposizione dei dipinti, altri punti della Città in cui sono esposte particolari collezioni fotografiche di Gerusalemme.
Il percorso termina al Museo Cantonale d'Arte in cui è allestita un' eccezionale mostra fotografica con "Immagini provenienti dall'Archivio dell'Ecole biblique et archeologique francaise di Gerusalemme. 1870-1935", realizzate dai padri domenicani all'inizio dell' attività della Scuola
Per gli appassionati di arte fotografica, ma in special modo per tutti coloro che amano i luoghi di Terra Santa, un' occasione di vero, particolare interesse.