"Convergenze parallele. La contemporaneità italiana nel lavoro di due Gallerie".
Biella. Palazzo Boglietti. via F.lli Rosselli, 102.
28 giugno -3 agosto 2008. Orari: sabato e domenica 15-19. Ingresso libero.

 

"Convergenze parallele. La contemporaneità italiana nel lavoro di due Gallerie" è il titolo della  nuova mostra  allestita  nel giovane  e vivace  "Centro Culturale Obiettivo Domani", uno dei nuovi poli espositivi di Biella per l'arte contemporanea.

Sorto come coronamento  di un sogno dell'imprenditore Giovanni Boglietti, che ha voluto realizzare un luogo di incontro  e un centro per la promozione della cultura e dell'arte contemporanea nel territorio biellese, e ora diretto Simona Boglietti,  con il  coordinamento artistico del critico Angelo Mistrangelo, il Centro Culturale "Obiettivo Domani" continua, con raffinate scelte espositive, il ruolo di importanza culturale e artistica per il quale è stato definito.

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L' attuale proposta espositiva  riguarda un periodo dell'arte italiana che va dagli anni '70 ad oggi e coinvolge l'attività di due Gallerie che hanno trovato un comune filo ideologico ed operativo concretizzato  in un questo particolare evento.

"Il titolo della mostra - scrive il curatore Edoardo Di Mauro - si collega, non senza un'ironia di fondo, ad una celebre espressione del lessico politico italiano perché nasce dall'accostamento di due parole in netta antitesi".

In realtà, spiega Simona Boglietti, "convergenze parallele" indica  le affinità dell'indirizzo artistico con cui hanno operato, nel periodo storico che va dagli anni '70 ad oggi, pur con linguaggi e modalità diverse, gli artisti italiani.

Le due Gallerie  in sinergia sono la Fusion Art  Gallery di Torino, di cui è direttore Edoardo Di Mauro, sorta nel 2003, con l'obiettivo di promuovere l'arte e la creatività italiana all'estero, con particolare interesse per la progettazione architettonica e il design, e la Galleria Scoglio di Quarto, di Milano, nata nel 1998 su iniziativa di Gabriella Brembati, situata  sul naviglio Pavese, in uno dei quartieri più caratteristici di Milano,  oggi luogo di approdo per artisti già noti  e punto di avvio per i giovani.

"A partire dalla seconda metà degli anni '70 e per tutti gli anni '80", scrive il curatore Di Mauro, "ha inizio una fase di esaurimento del linguaggio delle avanguardie con l'avvento di un nuovo clima, caratterizzato inizialmente dal ritorno  della manualità pittorica ed in seguito da un eclettismo stilistico, in cui si verifica il tentativo di stabilire un dialogo con la realtà caratterizzata dalla presenza  di nuove tecnologie e degli strumenti di comunicazione. Gli anni '90 hanno proseguito in questa direzione con una marcata presenza della fotografia e del video. Anche la post modernità è approdata alle sue estreme conseguenze. Sarebbe opportuno- conclude Di Mauro- iniziare a discutere di una "nuova corporeità".

Questa la chiave di lettura offerta per il percorso della mostra. E questi gli artisti le cui opere compongono l'itinerario espositivo: Mariangela De Maria, Alessandro Favelli, Francesca Ferreri (composizioni tra foto e dipinto), Giovanna Frà,  Marina Franci, Silvia Fubini, Francesca Maranetto Gay, Tea Giobbio (i dipinti mancanti), Danilo Marchi, Marlen,  Jill Mathis, Lucio Perma (sculture), Francesca Renolfi, Gianluca Rosso ( che ha lavorato con i gruppi musicali Subsonica, Statuto e altri), Stefano Soddu (sculture), Pierantonio Verga (bella sequenza "case del poeta"), Roberto Zizzo, Vittorio Valente (antiche foto e silicone).

Due artisti sono biellesi: Danilo Marchi, conosciuto per le sue originali sculture realizzate in materiale plastico(bottiglie) e Marlen, autrice di un'interessante opera fotografica a carattere concettuale.

Nella sede di Palazzo Boglietti è ancora allestita (con proroga per la stagione estiva) la mostra "Libri bianchi" dell'artista milanese Lorenzo Perrone.



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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