Storia di Biella tratta dall'enciclopedia Rizzoli-Larousse (2001)
Fondata forse dai Celti, è ricordata nel medioevo in diplomi di Ludovico il Pio e Lotario coi nomi di Bucella, Bugella e Buiella. Venuta in possesso nel X sec. dei vescovi di Vercelli, fu da loro fortificata contro le scorrerie degli Ungari e a loro rimase fedele (pur acquisendo una certa autonomia e dandosi, la prima volta nel 1245, propri statuti) sino al 1351, allorché si pose sotto la protezione dei Visconti, durata sino al 1373. Biella si dette poi ai Savoia (1379) e nei due secoli successivi vide fiorire le industrie e i commerci, questi specie con la Francia. Carlo Emanuele I la eresse a capoluogo di provincia nel 1622 (e tale rimase sino al 1859), ma poco dopo (1630) fu devastata dalla peste e subì poi le tristi conseguenze delle guerre dei secc. XVII-XVIII (patì tra l'altro un terribile saccheggio da parte degli Spagnoli nel 1647). Nel 1772 fu eretta in diocesi suffraganea di Vercelli. Unita col Piemonte all'Impero napoleonico, diede nel Risorgimento i natali a numerosi patrioti, tra i quali i La Marmora, e fu residenza di Quintino Sella.
Storia di Biella tratta dal GRANDE DIZIONARIO ENCICLOPEDICO UTET (1967)
BIELLA sorge sul margine di un breve pianoro delimitato dalla cerchia dei monti biellesi e nel quale sboccano le più importanti valli, in una posizione incantevole e favorevole ai commerci. Nelle valli confluenti e nella città, che è il loro naturale sbocco, si è fissata e sviluppata con ritmo rapidissimo l'industria della lana, che ha fatto di Biella il più grande centro del commercio laniero italiano. La città è costituita da una parte alta, sul Piazzo (m.475) di aspetto e di origine medioevale, le restano dell'epoca chiese e palazzi e due porte dell'antica cintura. La parte più bassa è moderna ed attiva, con vaste piazze e ampi viali, ricca di edifici pubblici culturali e commerciali e di monumenti, fra i quali quello al grande biellese Quintino Sella. Poco lontano da Biella sorge il celebre Santuario di Oropa a 1180 m., su uno spiazzo fra il monte Mucrone e il monte Tovo. NOTIZIE STORICHE: E' la medioevale Bugella, già importante centro romano di origine celtica, situata sul luogo dell'odierna città alta. Nel 1160 il vescovo Uguccione di Vercelli fondò il borgo basso e nel 1235 la prosperosa cittadina fu eretta a libero comune. Passò ai Visconti nel 1353 e ai Savoia nel 1379. Dal 1626 al 1859 fu capoluogo di provincia
Topografia
Arte
Storia e vita quotidiana
Leggendo i giornali di ieri
1860 notizie da "L'Eco del Mucrone"
1886 pubblicità dai giornali locali
1893 notizie dai giornali locali
1900 notizie da "Corriere Biellese"
1916 pubblicità dai giornali locali
1920 notizie dai giornali locali
1921 notizie da "La Tribuna Biellese"
1922 notizie da "La Tribuna Biellese"
1941 notizie da "Il Popolo Biellese"
1950 pubblicità dai giornali locali
1950 notizie dai giornali locali
1971 notizie da "Il Corriere Biellese"
1981 pubblicità dai giornali locali
1991 notizie da "Il Biellese"
Ambiente e territorio
I collegamenti tra le valli
Riabella, Parco degli Arbo
Costruzioni e monumenti
Tradizioni e leggende
Lavoro
Eco endecasillabo
Lungo il sentiero che dal Santuario di Graglia conduce al colle di S. Carlo, ha luogo il fenomeno acustico dell’eco endecasillabo. Già conosciuto dagli studiosi del Settecento, consiste nella perfetta riproduzione vocale della parola gridata in direzione del Santuario. E’ detto endecasillabo in quanto, in ideali condizioni climatiche, può riprodurre una parola di undici sillabe quale ad esempio: precipitevolissimevolmente. Si tratta di una eco rara e affascinante, esiste al mondo solo un altro caso (nel Grand Canyon del Colorado, USA) in cui sia possibile avere un ritorno acustico simile.
www.biellaclub.it/Santuari-Chiese/SantuarioGraglia
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