"Renato Guttuso. Il Realismo e l'attualità dell'immagine"
Aosta Museo Archeologico Regionale. 27 marzo- 22 settembre 2013.
A cura di Flaminio Gualdoni con Franco Calarota.
Catalogo Silvana Editoriale. Orari: da martedì a domenica 10-18. Chiuso il lunedì

file881924_124186_400Renato Guttuso ( Bagheria 1911- Roma 1987). Aveva riempito le cronache con la sua forte personalità, la sua arte , ed anche grazie alle vicende della sua vita personale e alla particolare corrente politica di appartenenza . Erano gli anni Settanta e la sua arte conosceva un momento di forte esaltazione.
A qualche anno dalla sua scomparsa, la città di Aosta lo ripresenta all'attenzione del pubblico con un' interessante mostra allestita negli spazi espositivi del Museo Archeologico, in Piazza Ronchas.
Curata da Flaminio Gualdoni con Franco Calarota, ai quali si deve anche l'agevole catalogo pubblicato da Sivana Editoriale, la mostra antologica " Renato Guttuso. Il Realismo e l'attualità dell'immagine" presenta oltre cinquanta opere di medio e grande formato che ripropongono il particolare impegno dell'artista nel momento storico dell'arte del Novecento che accentrava l'interesse di molti sul "realismo".
Le citazioni del pensiero di Guttuso a questo proposito, intelligentemente scelte e distribuite lungo il percorso, illustrano il suo credo artistico strettamente legato alla figurazione, ritenuta elemento fondamentale dell'espressione artistica.

guttuso_400Un percorso, il suo, seguito con decisione in un momento in cui l'attenzione di tanti altri artisti si orientava anche verso forme d'arte ben diverse, legate all'informale, al concettuale, all'astrattismo, e altro.
Sono presenti nella mostra alcune opere caratterizzanti della produzione di Guttuso, che riproducono scene legate alla vita politica, come il famoso " Comizio di quartiere", scelto anche quale logo della mostra..
Affollato di personaggi del popolo e di bandiere rosse, il dipinto esprime l'anima di un particolare momento politico dell'Italia, di cui Guttuso è stato per tanti anni il vigoroso cantore.
Molti poi i paesaggi, tracciati la consueta decisione e con una particolare attenzione alla varietà della ricerca cromatica. I tetti delle case giocati in una molteplicità di linee e di colori, come i diversi interni del suo studio tra barattoli, pennelli e oggetti sparsi. Molte infine anche le vigorose "nature morte", legate agli oggetti della sua terra d'origine e all'innegabile sicilianità.

 



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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