“PRESEPIO.  L’IMMAGINE  DELLA NATIVITA’ DAL MEDIOEVO  ALL’ARTE  CONTEMPORANEA”.
Torino. Palazzo Madama e Pinacoteca dell’Accademia Albertina.
29 novembre 2014 – 25 gennaio 2015. A cura di Guido Curto e Enrica Pagella. Allestimento Ugo Li Puma.
Catalogo Albertina Press. Orari: tutti i giorni 10-18. Sabato, domenica e festivi  10-19.


cavarozzibartolomeo_sacrafamiglia_inv107s600x600_400Presepi:  passione e mistero. Intorno alla storia più tenera e gentile che ha segnato le sorti dell’umanità:  la nascita di Gesù.
La capanna, la stella cometa, il piccolo Bambino sulla paglia, la Madonna, San Giuseppe, i pastori chiamati dagli Angeli, “Gloria a Dio nell’alto dei Cieli”, i Re Magi infine, con i loro tesori, e il fantastico seguito di cavalli, cammelli, dignitari, paggi e servitori.
Come ogni anno la sacra storia affascina tutti, grandi e bambini, ma in partico
lar modo artisti , pittori, scultori, musicisti e poeti.
La fantasia si scatena nell’inventare personaggi e immagini che compongono la scena. I collezionisti delle statue dei personaggi sono tra i più attenti e appassionati ricercatori, tanto da creare magnifiche raccolte e perfino musei.
Famosissime le produzioni di statuine di Napoli e Caltagirone. Ma non occorre a
ndare molto  lontano per scoprire collezioni  bellissime anche in Biella, come le più note: la  Collezione Alvigini e le Collezioni al Santuario di Oropa.
lstoscal403686copertina_403686_400Alla magia del Santo Natale anche la Città di Torino ha voluto dedicare quest’anno una singolare mostra  “Presepio. L’immagine della Natività dal Medioevo all’arte contemporanea”. Un titolo  tecnicamente impressionante per le dimensioni evocate.
Ma possibile nella realizzazione, quando a proporlo sono due grandi presenze artistiche torinesi: Palazzo Madama e la Pinacoteca dell’Accademia  Albertina.
“Collaborazione”  è il principio evidenziato per le nuove proposte d’arte torinesi da Fiorenzo Alfieri, presidente dell’Accademia Albertina  che ha presentato con Salvo Bitonti, direttore della stessa Accademia, le opere in mostra in entrambe le sedi espositive.
Curata da  Enrica Pagella, direttore di Palazzo Madama e Guido Curto, docente dell’Albertina, nell’elegante allestimento di Ugo Li Puma, la mostra presenta un percorso ricco e festoso, capace di evocare ammirazione artistica ed emozioni religiose.
defendenteferrarinativit14951500pinacotecaalbertinagif_400Dalle raffigurazioni della Natività ancora legate ai modi dell’arte bizantina ( con la Madonna coricata dopo il parto) delle sculture lignee catalane del 1200, e degli avori, ai vetri dipinti dei maestri fiamminghi del 1300/1400, ai medaglioni reliquiari, ai lampassi in seta, alle maioliche e ai dipinti del 1400/500  collocati nelle sale di Palazzo Madama.
Fino alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina in cui gli splendidi capolavori  dei grandi pittori italiani e stranieri del V, VI e VII secolo fanno da cornice alla opere di famosi maestri del Novecento e soprattutto a quelle di una cinquantina di artisti contemporanei, selezionati da Mariano Balduin, con i  maestri napoletani della bottega Ferrigno, che declinano con materiali, mezzi e nuovi linguaggi espressivi, il grande tema della Natività.
E così, in un felice connubio, con la splendida Madonna della “Sacra Famiglia” del Cavarozzi, e le”Natività”  dei grandi maestri, quali  Defendente Ferrari, Tanzio da Varallo, Bernardino Lanino,  Giovenone,  Carlone, Domenico Piola, il Cairo, Andrea Casali, il Brambilla, sono esposte  le molte, incisive opere degli autori contemporanei, tra le  quali anche un gioioso , coloratissimo presepe  in legno e smalti dell’artista biellese Ugo Nespolo.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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