"CARLO MAGNO VA ALLA GUERRA".
TORINO, PALAZZO MADAMA, CORTE MEDIEVALE. 25 marzo - 16 luglio 2018.
A cura di Simonetta Castronovo. Catalogo edito da Libreria Geografica.
La mostra è stata prorogata fino al 17 settembre 2018.
Orari: da lunedì a domenica 10-18. Chiuso il martedì.

E' una mostra molto curiosa che può interessare studiosi, appassionati di arte medioevale, semplici curiosi.
Incentrata sulla pittura medioevale, corredata da preziosi oggetti d'epoca che di volta in volta, nelle varie vetrine espositive, documentano il momento di cui si parla, la mostra "Carlo Magno va alla guerra" allestita nel grande spazio a piano terreno di Palazzo Madama, a Torino, ha già richiamato nel lungo periodo espositivo, un grande numero di visitatori.
La struttura di base è un grande ciclo pittorico costituito da affreschi , a suo tempo staccati per interventi di conservazione, che sono stati portati a Torino dal Castello medioevale di Cruet, (Val d'Isère) nella Savoia Francese.
Quaranta metri di pitture parietali che narrano gli episodi del romanzo cavalleresco : "Girart de Vienne" scritto verso il 1180 e, come si precisa nella presentazione, "scelto dal signore di Verdon per decorare intorno al 1307 la sala principale del suo castello".
Ci sono , come è comprensibile, tutti gli elementi per riportare il visitatore alle curiose storie e leggende che hanno animato gli anni del Medioevo. Felice inizio, come è stato detto, della nuova forma di collaborazione fra Italia e Francia.
E così. Carlo Magno che aveva voluto far risorgere il Sacro Romano Impero, cingendo la corona di Re, nella Basilica di San Pietro in Roma, torna con prepotenza sulla scena, nelle grandi figure create dagli artisti medioevali .
"Sulle pareti - leggiamo ancora - sono narrate le vicende del giovane Girart, scudiero alla corte di Carlo Magno, la sua investitura a cavaliere, i contrasti con l'imperatore sfociati in una lunga guerra, il combattimento finale tra i valorosi paladini Roland (immancabile!) e Olivier, e in fine la riconciliazione fra i due protagonisti".
Grandi narrazioni del tempo che riportano alla vita nei castelli e più esattamente, come precisa il titolo della mostra, a "cavalieri e amor cortese nei castelli tra Italia e Francia.".
Leggende e miti, le narrazioni colte e quelle popolari del tempo, raccontate in mostra dagli oggetti disposti nelle varie vetrine che generosamente li ricordano. Imprese cavalleresche , con lance, spade e tornei, vedi la spada di san Maurizio, protettore di Torino, accanto a splendidi reliquiari del tempo, con figure in argento e oro, a grandi messali finemente miniati, a sculture ornamentali
E quindi documenti vari, codici antichi, oggetti d'uso della vita quotidiana ad illustrare "il gusto artistico delle dame e dei cavalieri vissuti nei castelli di Savoia, Piemonte e Valle d'Aosta al tempo dei raffinati Amedeo V conte di Savoia e Filippo principi d'Acaia".

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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