"1978-2018. 40 ANNI".
10 MILIONI DI VISITATORI. GRANDI BIELLESI PER GRANDI COSE NEL MONDO. LEONARD GIANADDA E LA SUA FONDAZIONE A MARTIGNY(SVIZZERA).
ORARI TUTTI I GIORNI: ore 9-19.

Da Curino, in provincia di Biella (Italia) , luogo di origine della famiglia, a Martigny(Svizzera). Ingegnere, imprenditore, raffinato e colto appassionato d'arte. Leonard Gianadda. ideatore e costruttore della grandiosa "Fondazione Pierre Gianadda" di Martigny, intitolata al fratello Pierre, perito in un incidente aereo, è oggi un magnifico signore che dirige, con straordinarie capacità manageriali i passi in crescendo della sua Fondazione.
Lo si può incontrare spesso mentre conversa con amici o possibili ideatori di nuove mostre ai tavolini del punto di ristoro nel parco della Fondazione.
Oltre alle grandi mostre allestite nell'ampio spazio espositivo dell'edificio centrale nel quale si svolgono anche , secondo un nutrito calendario, magnifici concerti con presenze di grandi artisti di fama internazionale, la "Fondazione Pierre Gianadda" offre altre importanti occasioni d'arte, come il Museo Archeologico che raccoglie preziosi cimeli rinvenuti sul posto, intorno al perimetro dell'edificio che costituiva il tempio Gallo Romano sulle cui vestigia è stato costruito il padiglione espositivo.
Altre attrazioni d'arte sono offerte dal lussureggiante Parco che è un Museo a cielo aperto con le tante sculture di grandi artisti che vi sono disseminate e che da sole meriterebbero una visita alla Fondazione-
Di ragguardevole livello è poi il Museo dell'Automobile, che raccoglie pezzi di straordinario valore storico.
C'è infine un secondo edificio detto il Vecchio Arsenale, in cui è stata raccolta, attraverso bellissime fotografie, la storia della famiglia Gianadda, dal padre imprenditore di Curino trasferitosi in Svizzera dove ha creato una grande azienda, fino alle figure più care ed importanti per la vita di Léonard Gianadda, come la moglie Annette, recentemente scomparsa, che Léonard cinge in un tenero abbraccio, sul manifesto creato per l'evento che si celebra quest'anno : i 40 anni di attività della Fondazione stessa, con un record eccezionale : 10 milioni di visitatori.
Al Vecchio Arsenale è esposto tutto il materiale raccolto e proposto al pubblico negli anni dalla Fondazione: cataloghi e fotografie, che ricordano le grandi mostre che si sono susseguite nel tempo, con un apposito spazio per visualizzazioni dettagliate e ricerche. Un simile spazio è allestito per la musica, con possibilità di ricerche e ascolto diretto relativamente ai molti Concerti svoltisi nel sito principale della Fondazione che viene trasformato in un grandioso Teatro.
Un impero, sostanzialmente, dove tutto viene presentato al pubblico per una possibile rivisitazione storica che, accanto al legittimo orgoglio della "Fondazione Pierre Gianadda" per la straordinaria realizzazione culturale e artistica, segna un punto di arrivo per la città di Martigny e per l'intera Svizzera, con un capitale culturale di valore immenso.
Per i Biellesi una gradita curiosità proprio nella mostra che riguarda la famiglia Gianadda e la carriera di Léonard Gianadda: l'esposizione si apre con una bella fotografia di tutta la famiglia al Santuario di Oropa., sottolineando un legame con la terra Biellese che Léonard Gianadda ha sempre ricordato con evidente simpatia.
In questi giorni è allestita nello spazio principale della Fondazione, una grande mostra dedicata a un singolare artista francese: "SOULAGES". Una retrospettiva di grandi opere realizzata in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi , che rimarrà allestita fino al 25 novembre 2018.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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