Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
Mostra di eccellenza al MAO, Museo di Arte Orientale di Torino. Sicuramente una mostra "speciale" per appassionati. In questo caso soprattutto appassionati di cavalli.
Allestita nelle sale al piano terreno del superbo Museo torinese interamente dedicato all' Arte Orientale, la mostra presenta 45 sculture, in terracotta dipinta e invetriata, che hanno per soggetto il cavallo.
Dall'XI secolo a.C. al X secolo d.C. :opere di straordinaria fattura provenienti dalla Cina, oggi proprietà in parte del Museo e in parte di un collezionista torinese che le ha concesse al M.A.O. per questa singolare esposizione che celebra in questo modo l'anno in corso che, per il calendario cinese, è proprio l'anno del "Cavallo".
Raffinata, accuratissima e precisa la presentazione fatta da Marco Guglielminotti Trivel, curatore della mostra e autore del catalogo, ha tracciato una dettagliata storia del "cavallo" nella realtà dei tempi e nelle raffigurazioni artistiche.
Naturalmente compaiono gli Imperatori, autentiche deità della Cina arcaica, con le loro scelte e le preferenze rivolte agli animali.
Cavallo da tiro, da trasporto, da parata, da diporto. Per ogni categoria una diversa raffigurazione che culmina proprio in quei "Cavalli celesti" che hanno suggerito il titolo alla mostra: animali mitici, molto veloci, che potevano raggiungere le sfere dell'infinito e portare i cavalieri ad attingere alla beatitudine celeste.
"Emblemi di nobiltà, eleganza, velocità e potenza - si legge nella presentazione - i cavalli si sono arricchiti nel corso del tempo di valenze soprannaturali ammantate di resoconti leggendari".
E la leggenda ha suggerito i contenuti all'arte che ha tramandato nel ricordo eleganti immagini, paramenti, armi, con figure di guerrieri , atleti e cavalieri che, nel felice allestimento dell'architetto Vischi, acquistano una sorprendente dimensione di fresca vitalità e bellezza.