“NESPOLO. RITORNO A CASA.  UN PERCORSO ANTOLOGICO”. A cura di Francesco Poli. Museo del Territorio Biellese. Chiostro di San Sebastiano. Biella 8 marzo- 7 giugno 2009.  Orari:  da martedì a giovedì 15-19. Venerdì 15-22.  Sabato, domenica e festivi 10-19. Catalogo Silvana editoriale. 

 

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Una nuova, importante mostra è stata inaugurata nei giorni scorsi al Museo del Territorio, Chiostro di San Sebastiano, a Biella. E' dedicata alle opere di Ugo Nespolo, l'artista biellese che vive e lavora a Torino, dove da anni ormai, ha un suo grande e bellissimo atelier.

“Ritorno a casa” è il titolo suggestivo scelto dall'artista stesso, che ha accettato con gioia  l'idea di questo suo  rientro in patria.

 

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Salutato con orgoglio dalle autorità cittadine, presenti in gran numero all'affollatissima vernice , Ugo Nespolo ha ricevuto parole di elogio dal Sindaco di Biella , Vittorio Barazzotto  e dal presidente della Fondazione Museo del Territorio, Massimo Coda Spuetta.

Nato a Mosso Santa Maria, comune della Provincia di Biella, Ugo Nespolo si è ben presto trasferito aTorino.

Diplomato all'Accademia Albertina, e laureato in Lettere nel capoluogo piemontese, ha esordito nel panorama artistico italiano intorno agli anni Sessanta affiancandosi alle correnti della Pop Art e agli esponenti dell'Arte povera .

Ha  proseguito poi  la sua carriera artistica  imponendosi  all'attenzione dei critici, e ottenendo subito  lusinghieri risultati. Individuato un proprio linguaggio artistico, ha ampliato e diversificato gli ambiti della propria creatività, occupandosi con grande interesse anche di cinema , di pubblicità, di scenografia e di costumi.

Non ha mai dimenticato  però Mosso Santa Maria, suo paese natale e la terra Biellese. E dopo i molti  successi  a livello nazionale  e internazionale, che hanno reso celebre  il suo nome e la sua arte, si è detto a sua volta veramente felice di questa  sua nuova presenza  a Biella e dell'accoglienza ricevuta.

Tra le autorità presenti in mostra c'era anche il Sindaco di Mosso, Comune che a Nespolo aveva attribuito, negli scorsi anni,  la cittadinanza  onoraria.

La mostra  “Nespolo. Ritorno a casa”, è curata da Francesco Poli,con la supervisione dell'artista. Ed è, come ha detto lo stesso Nespolo, un percorso fatto “per la gente”, per i visitatori, con i quali  egli vuole condividere la propria arte, “perché , ha affermato, l'arte deve tornare ad essere un qualcosa di vivo  nell'ambito della società d'oggi. L'arte deve vivere, circolare tra le gente. Deve avere nuovamente un ruolo importante ,diventando  parte della vita stessa.”

In  “dialogo”, dunque, con i visitatori,Ugo Nespolo propone una variegata gamma delle sue opere, che attestano le multiformi espressioni della sua creatività.

Scultura, pittura, composizioni  di vario genere, film e  opere ispirate ai film, sempre realizzate con tratto elegante, scioltezza nelle vivacissime  scelte cromatiche e con  innegabile  felicità propositiva ,creano un percorso che appare  avvincente, gradevole e al tempo stesso foriero di spunti riflessivi.

I suoi quadri , realizzati  come un  felice gioco di puzzle,  le sue brillanti  (e spesso ironiche)sculture in ceramica e in vetro, le fantasiose composizioni, in cui entrano in gioco i materiali più diversi, alludono alla realtà, richiamano fatti, ricordano eventi, propongono singolari memorie che,  nel fluire della creatività  determinano  quella circolazione delle diverse arti che  per  Ugo Nespolo rappresenta un ideale punto di arrivo.

Dopo un incipit segnato da una scultura- ritratto di Beuys, il percorso si snoda attraverso i momenti salienti della creatività di Nespolo: Cinespolo. Anni poveri, Fogginia,  Popism,Gioco Giocast, King Size, Sinopie, Ex Libris.

Oltre ottanta opere che offrono  un profilo ricco e interessante della personalità e dell'intera opera dell'artista.

L'agile e bel catalogo che accompagna la rassegna , curato da Francesco Poli e  Stefano Della Casa, è pubblicato da Silvana Editoriale.



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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