“TONY  CRAGG”.
Villa Ciani, Lugano. 31 marzo – 12 agosto 2012.
A cura di  Guido Comis e Marco Franciolli.
Catalogo Silvana Editoriale.
Orari: da martedì a domenica  10-18. Giovedì 10 – 21. Chiuso il lunedì.


 

imagesSe vi appassiona l’arte contemporanea, la Città di Lugano presenta una mostra molto interessante, dedicata alle opere dell’ inglese Tony Cragg, uno dei più noti artisti di questi ultimi anni.
La sede della mostra offre un’incantevole visione del Lago di Lugano, da uno dei punti panoramici più famosi: il grande parco di Villa Ciani, sul bordo del lago, teatro di splendide fioriture tra i gradi viali, i prati e gli alberi secolari che chinano i loro possenti rami fino alle acque.
Troverete subito tre opere di Tony Cragg: un lucente intrico di masse arrotondate  “ Distant Cousin” in acciaio, una candida cascata in fibra di vetro  e una seconda cascata materica, “Luke” , in bronzo.lugano__parco_ciani_400
Vi indicano immediatamente la direzione della creatività di  Cragg, che si sviluppa poi, e si svolge nelle più diverse e impensate forme, all’interno di Villa Ciani, sede del Museo dell’Arte di Lugano
Tony Cragg è un artista brillante, vivace e fecondo che plasma la materia proclamandosi “materialista”, in quanto ritiene che la materia naturale contenga già le linee di ulteriori immaginifici sviluppi, verso nuove forme e nuove ideazioni.
I principi che reggono la sua singolare creatività, accompagnano il visitatore lungo il percorso espositivo, accrescendo di volta in volta, la curiosità e l’interesse.
Alla fine si giunge ad attendere in sintonia con l’artista le nuove intuizioni e progettazioni che sembrano sgorgare, quasi spontaneamente, dal fluire di ogni opera.
Forma da forma, linea da linea, una massa dall’altra, come da un gorgo mobile da cui traspare il sicuro sostegno della dimensione  geometrica e matematica.
tonycragg326x450_400“Ogni cosa – scrive Tony Cragg - nasconde geometrie e strutture che conducono ad elementi che non hanno aspetti geometrici, al contrario essi danno origine a nuove e sorprendenti forme organiche”.
“Le unità alla base di ogni cosa – le cellule del mio corpo, le molecole di una penna, i mattoni di una casa, lo spartito musicale – sono gli elementi di costruzione di qualcosa che può essere esteso fino a divenire una struttura completa”:
Ed è lo stesso Tony Cragg a tracciare la linea del proprio percorso creativo: dai suoi contatti, terminati gli studi, alla fine degli anni ’60, con il minimalismo. il concettualismo e l’arte povera, alla ricerca degli aspetti naturali delle cose che si riflettono nell’arte, fino agli anni ’70 in cui si dedicò ad opere di carattere installativo con l’utilizzo di materiale trovato.
Dagli anni ’80 ricomincia a lavorare con la materia , con gli elementi metallici messi in fila da cui nascono forme nuove, sempre più elaborate fino alle forme più recenti in cui “è il materiale che informa la mente” e l’arte “diviene un’estensione della conoscenza”. 

 

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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