"Museo D'Annunzio segreto".
Il Vittoriale degli Italiani. Gardone Riviera (Brescia).
Orari: da ottobre a marzo, il Vittoriale 9-17.
Museo D'Annunzio segreto: 9-13/14-17.
Visite guidate: alla Prioria (abitazione) da martedì a domenica 9-13/ 14-17,30.

dann01_120Gabriele D'Annunzio. Il vate, il poeta, lo scrittore ammiratissimo che dettava legge nel campo delle lettere, del gusto e perfino della moda. L'eroe mitico e il creatore di miti. Cantore e fautore dell'eroismo italiano e dell'italianità. Protagonista indiscusso della vita elegante dell'alta società degli anni Venti e Trenta.
Negli anni successivi poi, criticato, svilito, ampiamente dileggiato. Indicato come esempio di kitsch, cattivo gusto, e di esagerazioni morbose. Esempio di negatività, confinato in quel fenomeno di parole roboanti e vuote di significato, oggi indicato come "retorica".Respinto e negato, infine, negli anni del neo-realismo imperante, dell'arte informale e delle avanguardie e post avanguardie dell'arte.
Eppure c'è un'affermazione impressa a grandi caratteri sulla porta di quel regno di eleganti magie e sorprendenti ideazioni architettoniche e paesaggistiche che è il Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera, sulla riva del Lago di Garda, abitazione di D'Annunzio da lui donata agli Italiani, che ancora oggi colpisce: "Io ho quel che ho donato".
Un'espressione che potrebbe valere per tutti e che non potrebbe essere più vera.
Nel Vittoriale, un immenso g9iardino di alberi giganteschi e arbusti profumati, nelle cui ombre scorrono ruscelli e scaturiscono zampilli, D'Annunzio ha fatto collocare molti ricordi di celebri avvenimenti storici: il piccolo aereo del "volo su Vienna", il MAS della "Beffa di Buccari," la nave "Redipuglia", per metà ricostruita in pietra nel verde tra i cipressi, il mausoleo degli eroi, compagni delle sue battaglie.
dann02_400Altri cimeli e ricordi sono racchiusi nella Prioria, la sua sontuosa abitazione, in cui erano e sono raccolte centinaia, migliaia di oggetti di pregio, fino a raggiungere talvolta ( e questo è vero) una dimensione soffocante. E nel Museo della Guerra.
D'Annunzio, scrittore di celebri opere teatrali, aveva fatto costruire nel Vittoriano anche un teatro all'aperto che, sull'esempio dei più celebri teatri della classicità, aveva come scenario la bellezza mozzafiato del luogo, in questo caso l'azzurro infinito del Lago di Garda, spalancato verso l'immensità del cielo, ancora una volta tra annosi lecci e cipressi
A Gabriele D'Annunzio, cultore della bellezza in tutte le sue forme, è stato dedicato un nuovo, interessantissimo Museo, inaugurato in questi giorni.
dann03_400Allestito negli spazi sottostanti l'Anfiteatro, su progetto di Angelo Bucarini, il Museo propone al pubblico, per la prima volta, gli oggetti che riguardano la vita quotidiana del poeta: abiti, scarpe, corredi, completi da bagno e da viaggio, porcellane, ceramiche e cristalli per le sale da pranzo, manoscritti e oggetti della sua scrivania, fotografie, autografi, e perfino le eleganti vesti femminili fatte preparare per le sue celebri ospiti e compagne di vita.
Nell'insieme una visita che offre il contatto con un'autentica, raffinatissima scelta della bellezza, capace di fare della vita di un uomo una vera (anche se per molti oggi discutibile) "opera d'arte".
La ricerca della bellezza è ceramente fattibile anche nella povertà: "guardate i gigli del campo" dice il Vangelo. In D'Annunzio, che senza dubbio avrebbe scelto anche "i gigli del campo", questa ricerca, alimentata dalla fantasia , dalla cultura e dalla creatività ha decisamente un aspetto specialissimo, un "qualcosa" in più.

 




Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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