Indicazioni su mostre d'arte, non solo biellesi, visitabili con una gita di un giorno, proposte da Maria Teresa Molineris.
“Caravaggio ospita Caravaggio”
Milano. Pinacoteca di Brera, Sala XV. 17 gennaio- 29 marzo 2009.
A cura di Mina Gregori e Amalia Pacia.
Catalogo Electa, a cura di Valentina Maderna e Amalia Pacia.
Orari: da martedì a domenica 8,30- 9,15. Chiuso il lunedì.
Irrinunciabile, sicuramente questo evento d’arte con cui la Pinacoteca di Brera, a Milano, celebra i duecento anni di esistenza e di intensa, grandiosa vitalità.
Si tratta di una mostra che mette a confronto, nella Sala XV, ben quattro capolavori di Caravaggio: opere giovanili quali “Il ragazzo con canestro di frutta” della Galleria Borghese di Roma , il “Concerto” del Metropolitan Museum di New York e la versione della “Cena in Emmaus” proprietà della National Galleriy di Londra con la versione della “Cena in Emmaus” realizzata dall’artista nel 1606, collocata a Brera nel 1939.Per gli studiosi un momento propositivo di grande livello. Per gli appassionati d’arte, e nel caso specifico dell’arte di Caravaggio, una sorta di immersione mozzafiato nella bellezza e nella straordinaria grandezza operativa di questo inarrivabile maestro.
Il percorso per arrivare alla Sala XV della Pinacoteca di Brera è , come noto,un cammino straordinario fra altrettanti capolavori di eccezionali maestri fra i quali, vale la pena ricordare, ad esempio, Mantegna, Bellini, Carpaccio.
E la seconda parte del cammino , fa incontrare ad esempio, Piero della Francesca, Raffaello, Van Dyck, Rubens, Tiepolo.
Insomma un vero Paradiso per chi ama la grande arte, e desidera incontrare da vicino i capolavori che hanno intessuto di bellezza la storia dell’umanità.
Come la Gallerie di Venezia e di Bologna - viene ricordato - anche la Pinacoteca di Brera nasce con finalità didattiche, a fianco dell’ Accademia di Belle Arti, fondata da Maria Teresa d’Austria nel 1776. Viene poi inaugurata ufficialmente, con 139 dipinti, il 15 agosto 1809, giorno del compleanno di Napoleone che in quel tempo era Re d’Italia.
La storia illustre di questa prestigiosa raccolta d’arte viene riproposta per tutto il 2009 anche attraverso tante altre iniziative culturali che caratterizzeranno la celebrazione del bicentenario, e che vedranno anche ristrutturazioni e ammodernamenti di sale e illuminazioni.
L’esordio delle celebrazioni con questa prima mostra è di straordinaria grandezza. Affascinanti e bellissimi, inutile dirlo, il “Ragazzo con canestra di frutta”, come i giovani musici del “Concerto”. Ma vedere accostate le due versioni della “Cena in Emmaus”, in particolar modo, è un’ emozione profonda che, al di là di tutte le infinite considerazioni estetiche, svela , a partire dalla diversità stessa delle scelte cromatiche dei due dipinti, ma soprattutto attraverso l’immagine del Cristo, una profondità abissale di riflessioni che dalle mutazioni d’ amino dell’artista portano alle considerazioni sul trascorrere della vita, in cui ognuno può leggere il procedere della maturità umana e il brivido del declino di ogni umana esistenza.