“Da Picasso a Warhol. Il segno grafico.
40 opere grafiche dei  più importanti maestri del XX secolo”.
 Biella  4 aprile-31 maggio 2009. Palazzo Boglietti, via  Fratelli Rosselli 102. 
Curatore Angelo Mistrangelo.
Orari:  sabato e domenica  15-19. Apertura settimanale su richiesta. Ingresso libero.

E’ la nuova mostra con cui l’Associazione Culturale Obiettivo Domani, che è presieduta dall’imprenditore biellese Giovanni Boglietti,  fa sentire la propria presenza nel panorama culturale della città di Biella.
Eccezionale per le insolite e originalissime strutture, Palazzo Boglietti, è da qualche tempo un punto di riferimento cittadino per l’arte contemporanea, uno spazio aperto a tutti.
L’edificio è costruito  con materiali ricercatissimi, curato fin nei minimi particolari, segnati boglietti_052009da una  serie infinita di dettagli, che vanno dalle piastrelline dorate che occhieggiano fra quelle più grezze  del pavimento esterno, alle raffinate cromie del grande pavimento interno, alle scale in candido marmo di Carrara, con i gradini appoggiati  alle alte pareti  rivestite di pregiata pietra verde, fino alle grandi sale, alle terrazze e all’ascensore di acciaio e cristallo, che sembra scivolare silenzioso all’interno di una nuvola.
La direzione artistica è stata affidata ad un noto e stimato critico torinese: Angelo Mistrangelo, che traccia le linee guida per le esposizioni.
Anche quest’ultima mostra:“Da Picasso a Warhol. Il segno grafico. 40 opere grafiche dei più importanti maestri  del XX secolo”, porta l’impronta della sua felice scelta nella qualità delle opere esposte e nell’allestimento che si avvale dei grandi spazi luminosi che consentono di ammirare le opere singolarmente e di coglierle nell’insieme.
E’una mostra raffinata e interessante  che porta il visitatore dalle soglie del Novecento con  le opere Picasso e Braque fino alla Pop Art di Warhol e ai giorni nostri con i manifesti strappati di .Rotella.
Nella presentazione della rassegna, Angelo Mistrangelo evidenzia “il fluire inesausto del segno” che, nella cultura del Novecento procede come “una sequenza di linee, di segni significanti, di richiami al valore di un’interiorità interpretata con il senso di una continua indagine intorno alla forma e alla tensione espressiva”.
Un percorso nell’arte incisoria che si apre con le icone del Novecento:l’elegante “Colomba” della pace di Picasso, e la “Marylin” di Warhol, e prosegue affiancando  opere di grandi artisti , quali : Braque, Mirò, Chagall, Sutherland, Tàpies , Modigliani, Gonzaga, Guttuso, Manzù, Gentilini, Capogrossi, Fontana, De Chirico e tanti altri ancora che hanno lasciato il segno nel panorama della grande arte.



Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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