Una panoramica di alcune vicende biellesi in rapporto al periodo storico in cui si svolsero. In alcuni casi abbiamo utilizzato il simbolo ∼ (circa) per rendere la lettura del periodo più agevole. Nel libro RICERCHE SULL’ORIGINE, E FONDAZIONE DI BIELLA (1776): “Biella situata nella parte Settentrionale ultima delle Liguria mediterranea viene compresa nella Provincia Libica. I primi popoli al parere di Plinio che abitano la Provincia Libica sono i Salij, detti anche Saluvij, Popoli della Gallia... Qualunque nazione tuttavia pongasi prima abitatrice di questa regione, comparirà sempre volerla fare più da indovino che da sincero Storico .


storia di biella
Sito palafitticolo del lago di Viverone Antichissimo grande villaggio risalente all'età del Bronzo. Nel 2011 è diventato, insieme ad altri siti prealpini, patrimonio Unesco sotto la denominazione Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi.
I sec. a.C.
I Romani estraggono oro dalle miniere della Bessa, conqustandole al popolo celtico dei Salassi che sarà costretto, nel 25 a.C, da Augusto, a ripiegare definitivamente nella Valle d'Aosta.
826: Bugella Il nome della città compare in un testo ufficiale: l'imperatore Ludovico il Pio (figlio di Carlo Magno) dona la “Corte di Bugella” al Conte Bosone
∼950 il Battistero Si costruiscono le prime mura per difendersi dalle invasioni dei predoni Ungheri (Unni). E’ di questo periodo la costruzione del Battistero, il più insegne monumento della città
1160 il Piazzo Il vescovo di Vercelli fonda Biella Piazzo per impedire la separazione dei Biellesi dal dominio vercellese: concede i privilegi del mercato, del macello e della giurisdizione
1235 Libero Comune Biella diventa un “libero comune” fiorente del lavoro di tessitori e del commercio della lana. Il comune di Biella era qualcosa di molto simile ad una città-stato
1306 Fra Dolcino Fra Dolcino, capeggiante il movimento eretico degli Apostolici arriva nel biellese insediandosi sul Monte Rubello
1379 casa Savoia Nel 1373 i Visconti consegnarono Biella al vescovo di Vercelli. Pochi anni dopo, i Biellesi, stanchi dei soprusi del vescovo, lo fecero prigioniero, segnando la fine della dominazione vescovile in Biella. La città passò sotto la signoria dei Savoia
storia di biella
1515 la peste Ennesima epidemia di peste, tornerà nel biellese nel 1522 e nel 1599. Nel 1630 la peste, raccontata da Manzoni ne I Promessi Sposi, si espanderà in Piemonte ma risparmierà Biella. L'ultima epidemia di peste nel territorio si registrerà nel 1598
1577 Sotto il regno dei Savoia Biella diventa capoluogo di provincia, vi resterà fino al 1859
1599 Oropa Inizia la costruzione del Santuario e del Sacro Monte di Oropa
1641 viene aperta la zecca di Biella e vi batterono monete da mezzo soldo
1704 Pietro Micca Una nuova guerra contrappone Francia e Spagna contro Inghilterra ed Austria. I Savoia decidono di schierarsi dalla parte degli austriaci. Biella è occupata dalle truppe Francesi. Nel 1706 Pietro Micca muore nella difesa di Torino, sacrificando la sua vita e divenendo eroe nazionale. Biella viene liberata dai francesi
1773 Una legge proibisce ai biellesi di fabbricare panni fini con l’intento di limitare la concorrenza dei agli altri lanifici piemontesi
1797 Sommossa popolare in città per il caro prezzo delle granaglie. Vengono saccheggiati i conventi di S. Caterina e di S. Carlo
1798 Biella viene nuovamente occupata dai francesi, questa volta con la popolazione entusiasta di entrare a far parte movimento rivoluzionario
storia di biella
1817 L'attività manifatturiera divenne industria: Pietro Sella introduce le prime macchine per le lavorazioni laniere nel lanificio di Vallemosso
1850 Apre lo stabilimento idroterapico di Oropa Bagni. E’ il primo del genere in Italia. Ci si cura con l'acqua fredda
1859 Biella è occupata da truppe austriache ma costrette a fuggire dalle truppe comandate da Giuseppe Garibaldi che arrivò a Biella il 18 maggio
1867 L’illuminazione pubblica a gas rimpiazza quella prodotta dai fanali ad olio
1926 Viene inaugurata la teleferica Oropa - Lago del Mucrone. La traversata si fa in 10 minuti
1945 La città si libera dai nazi-fascisti. Nel 1980 sarà insignita la Medaglia d’Oro al Valor Militare
1968 Il 2 novembre 1968 il Biellese fu colpito da alluvione... Circa 50 morti, oltre cento feriti; centocinquanta aziende industriali, trecentocinquanta aziende artigianali e quattrocento aziende commerciali distrutte o danneggiate. Il Comune di Pistolesa evacuato; duecentocinquanta case fortemente lesionate, trecento famiglie senzatetto, tremila dipendenti dell'industria senza lavoro... Nel 1970, per l'opera di solidarietà e per l'efficiente disponibilità Biella venne insignita della Medaglia d'argento al Valor Civile
2003 Il Sacro Monte di Oropa entra a far parte patrimonio culturale dell’UNESCO.

Dalla preistoria al medioevo

I primi insediamenti, l'epoca Romana e l'età medievale, fino alla scoperta dell'America (1492)

∼ 1500 a.C. Età del bronzo: manufatti ceramici ritrovati sul colle della Burcina

∼ 1400 a.C. Sito palafitticolo del lago di Viverone

∼ 1300 a.C. Scavi archeologici nella collina della Burcina portano al ritrovamento dei resti di un castelliere gallico risalente all’Età del Ferro
Un castelliere è un piccolo insediamento fortificato posto in posizione elevata, la cui situazione difensiva naturale veniva rafforzata dall'opera dell'uomo

∼ 900 a.C. Nella Burcina si ritrovano manufatti in ceramica riconducibili alla cultura protoceltica di Golasecca
La cultura di Golassecca ha centro in Provincia di Varese. A Castelletto Ticino vi fu il primo centro protourbano del Piemonte, 670 a.C. Il periodo di Golasecca si conclude con l'invasione gallica della Pianura padana nel 388 a.C.

∼ 450 a.C. Nella Burcina, il ritrovamento di un nucleo sepolcrale con elementi di arredo funerario porta a ipotizzare che il nucleo abitato della Burcina fosse molto sviluppato, probabilmente il più importante della zona

∼ 100 a.C. I Romani estraggono oro dal giacimento della Bessa
Ritrovamenti e massi erratici con incisioni attestano una frequentazione protostorica dell’area che, dal IV sec. a.C., era controllata dalla tribù celtica dei Salassi

∼ 500 d.C. Si formano i primi nuclei cristiani a Biella che ormai è un fiorente centro abitato

826 Ludovico il Pio (figlio di Carlo Magno), imperatore del Sacro Romano Impero, dona la “Corte di Bugella” al Conte Bosone
È la prima volta che il nome della città compare in un testo ufficiale. Nel 882 l’’imperatore Carlo il Grosso donerà Bugella alla Chiesa di Vercelli

∼ 950 Dopo Alemanni e Longobardi, la città è sotto il controllo dei Franchi, i quali costruirono le prime mura per difendersi dalle invasioni dei predoni Ungheri (Unni)
E’ di questo periodo la costruzione del Battistero, il più insegne monumento della città

1160 Il vescovo Uguccione di Vercelli fonda Biella Piazzo per impedire la separazione dei Biellesi dal dominio vercellese. Il vescovo concede a chi vorrà abitare la collina del Piazzo gli importanti privilegi del mercato, del macello e della giurisdizione

1235 La prosperosa cittadina diventa un “libero comune”. Nel territorio è già fiorente il lavoro dei tessitori e il commercio della lana. Il comune di Biella era qualcosa di molto simile ad una città-stato, pur essendo sotto il potere temporale dei vescovi-conti di Vercelli, aveva degli Statuti (1245) ed un autonomo codice penale Approfondimento: www.biellaclub.it > Le modalità di perseguimento dei più tipici reati medievali

1306 Fra Dolcino, capeggiante il movimento eretico degli Apostolici arriva nel biellese insediandosi e fortificando il Monte Rubello. Le scorribande per procurarsi il cibo portarono all’ostilità delle popolazioni locali. L’esercito vescovile distruggerà la fortificazione nel 1307; Dolcino sarà processato a Vercelli e condannato a morte.

1351 Biella è sotto la giurisdizione lombarda dei Visconti ma, tra il 1372 e il 1404, quasi tutti i Comuni biellesi passeranno sotto la Signoria di Casa Savoia.

1379 Nel 1373 i Visconti consegnarono Biella al vescovo di Vercelli, Giovanni Fieschi. Pochi anni dopo, i Biellesi, stanchi dei soprusi del vescovo, lo portarono prigioniero nella fortezza del Piazzo. Questo fatto segna la fine della dominazione vescovile in Biella. La città nel 1379 passò sotto la signoria di casa Savoia.
Approfondimento: www.biellaclub.it > L'insubordinazione nel Biellese a fine Trecento

1422 Biella è colpita dalla peste. Epidemia ciclica, tornerà a Biella anche nel 1457 mentre nel 1484 la peste si espanderà in Piemonte ma risparmierà Biella

1469 Contrasti, anche armati, tra le comunità di Biella e di Andorno che si contendono il primato commerciale e mercantile


Quando il biellese era "milanese". Dialogo tra Piero Angela ed Alessandro Barbero che illustra la mancanza dei confini tra uno "stato" e l'altro. È la storia del castellano di Ivrea che insegue un brigante in tre "nazioni" diverse. Estratto dal libro: "Dietro le quinte della storia: La vita quotidiana attraverso il tempo" di Piero Angela e Alessandro Barbero. 2012, Rizzoli

BARBERO ...ogni tanto le carte sepolte negli archivi ci rivelano qualche funzionario governativo che avrebbe avuto la stoffa dell’investigatore da romanzo poliziesco ... ne ho trovato uno in Piemonte, nelle pergamene dell’Archivio di Stato di Biella. È un uomo che si chiamava Pietro Bertodano, e che era castellano per conto dei Savoia a Ivrea, all’inizio del Quattrocento. A lui spettava mantenere l’ordine in città, assicurare i delinquenti alla giustizia e far eseguire le condanne. Il Bertodano arrestò un tale Guglielmo di Gattario, che era sospettato di tradimento: aveva congiurato per far entrare a Ivrea i mercenari di un temutissimo capitano di ventura di quei tempi, Facino Cane, che volevano prendere la città per saccheggiarla. Il Gattario ... riuscì a scappare e si rifugiò sul territorio del marchese di Monferrato ... ci vollero solo poche ore a piedi, e non dovette passare nessuna frontiera. A quel tempo in Piemonte c’erano dei villaggi che obbedivano ai Savoia, altri che obbedivano ai Monferrato, altri ancora ai Visconti di Milano, e in certe zone erano addirittura mescolati fra loro. Non c’erano le frontiere come oggi, con gli sbarramenti e i controlli; però ogni comune obbediva al proprio principe, pagava a lui le tasse, e consegnava a lui i criminali perché fossero giudicati e puniti.
ANGELA E quindi gli sbirri non potevano passare da un villaggio all’altro per arrestare i ricercati.
BARBERO No, o almeno non avrebbero dovuto farlo senza permesso! In questo caso il ricercato si era spostato solo di pochi chilometri, ma era sul territorio del marchese di Monferrato: era lì a due passi, ma la giustizia dei Savoia non poteva andarlo ad arrestare.
ANGELA Ma il nostro poliziotto, chiamiamolo così per semplificare, non si è dato per vinto.
BARBERO Infatti, Pietro Bertodano aveva giurato di prenderlo. Lo fece spiare e seppe che se la passava male; non aveva un soldo, e per mantenersi andava ogni giorno nei boschi a raccogliere legna per venderla. Perciò il poliziotto decise di entrare illegalmente, una notte, sul territorio del Monferrato, e gli tese un agguato, ma non riuscì ad acchiapparlo. Allora lo fece avvicinare da un suo agente che faceva il doppio gioco; questa spia fece amicizia col Gattario e lo convinse a trasferirsi in un altro paese vicino, Salussola, che però apparteneva ai Visconti, duchi di Milano. Lì il nostro poliziotto aveva dei suoi agenti e organizzò un altro agguato, aspettandolo tutta una notte in una chiesa di campagna, ma il ricercato gli sfuggì di nuovo ... il Bertodano era un uomo ostinato. Continuò a spiare il ricercato, e alla fine riuscì a farlo avvicinare da un altro suo agente. Costui gli disse che aveva bisogno di un domestico, e lo assunse; poi lo condusse con sé in un altro paese, Saluggia. Era sempre un possedimento del marchese di Monferrato, ma lì il Bertodano aveva organizzato l’agguato con tutte le precauzioni, e lì, finalmente, riuscì ad arrestarlo.
ANGELA Oggi sarebbe considerato un arresto illegale, compiuto all’estero senza autorizzazione ...
BARBERO Anche allora era illegale! Infatti il Bertodano fu denunciato al duca di Milano per abuso di potere già per il primo episodio, quando aveva cercato di arrestare il ricercato in territorio milanese [a Salussola]. Fu aperta un’inchiesta e il Bertodano rischiò di essere condannato alla confisca di tutti i beni. A quell’epoca, però, chi aveva i mezzi e le conoscenze giuste poteva sempre sperare di cavarsela. Pietro Bertodano aveva le sue protezioni e riuscì a far insabbiare il processo: pagò una bustarella di 25 fiorini a certi funzionari milanesi, perché l’inchiesta fosse archiviata. Dopodiché si rivolse al suo governo, chiedendo che gli rimborsassero i soldi, perché dopotutto l’arresto l’aveva compiuto per conto dei Savoia."



Dalla fine del medioevo all'età napoleonica

Dalla scoperta dell'America (1492) all’età napoleonica (1796/1815)

1515 Ennesima epidemia di peste, tornerà nel biellese nel 1522 e nel 1599. Nel 1630 la peste, quella raccontata da Manzoni ne I Promessi Sposi, si espanderà nuovamente in Piemonte ma risparmierà Biella. L'ultima epidemia di peste nel territorio si registrerà nel 1598

1548 Viene impiantata la prima fabbrica di carta nel Biellese

1551 Il duca di Savoia ordina di abbattere le mura di Biella per impedire che i francesi possano fare della città una loro roccaforte

1577 Sotto il regno dei Savoia Biella diventa capoluogo di provincia, vi resterà fino al 1859

1599 Inizia la costruzione del Santuario e del Sacro Monte di Oropa

1641 Sotto la Reggenza di Cristina di Francia viene aperta la zecca di Biella e vi batterono monete da mezzo soldo

1647 Saccheggio delle armate spagnole, nell’ambito della guerra franco-spagnola, combattuta dal 1635 al 1659

1704 Una nuova guerra contrappone Francia e Spagna contro Inghilterra ed Austria. I Savoia decidono di schierarsi dalla parte degli austriaci. Biella è occupata dalle truppe Francesi. Nel 1706 Pietro Micca muore nella difesa di Torino, sacrificando la sua vita e divenendo eroe nazionale. Biella viene liberata dai francesi

1728 A Oropa iniziano i lavori di demolizione del Colle di San Francesco, nell'area dell'odierno prato grande per consentire la visione della città di Biella e della pianura

1773 Una legge proibisce ai biellesi di fabbricare panni fini con l’intento di limitare la concorrenza dei agli altri lanifici piemontesi

1797 Sommossa popolare in città per il caro prezzo delle granaglie. Vengono saccheggiati i conventi di S. Caterina e di S. Carlo
Apre in Biella l'orfanotrofio femminile. Nel 1803 esso si trasferirà nel complesso dell'ex Monastero di S. Caterina, nell'attuale via Orfanotrofio

1798 Biella viene nuovamente occupata dai francesi, questa volta con la popolazione entusiasta di entrare a far parte movimento rivoluzionario


Età contemporanea

Dalla Rivoluzione industriale (1850) ad oggi

1817 L'attività manifatturiera divenne industria: Pietro Sella introduce le prime macchine per le lavorazioni laniere nel lanificio di Vallemosso

1836 Entra in funzione il cimitero sotterraneo di Oropa costruito sotto il primo piazzale del Santuario
Verrà utilizzato fino agli anni settanta del ‘800, quando sarà costruito quello monumentale

1850 Apre lo stabilimento idroterapico di Oropa Bagni. E’ il primo del genere in Italia. Ci si cura con l'acqua fredda

1859 Biella è occupata da truppe austriache ma costrette a fuggire dalle truppe comandate da Giuseppe Garibaldi che arrivò a Biella il 18 maggio Approfondimento: www.biellaclub.it > Garibaldi a Chiavazza

1867 L’illuminazione pubblica a gas rimpiazza quella prodotta dai fanali ad olio Approfondimento: www.biellaclub.it > Come si viveva a Biella nel 1893

1907 Apre a Biella, in via Umberto, la prima sala cinematografica cittadina

1911 Inaugurazione della tranvia Biella-Oropa, resterà attiva fino al 1958.

1926 Viene inaugurata la teleferica Oropa - Lago del Mucrone. La traversata si fa in 10 minuti

1934 Corsa automobilista a Biella con i bolidi ed i campioni dell’epoca: Giovanni Farina, Felice Trossi, Tazio Nuvolari e Achille Varzi
Ventuno le macchine da corsa iscritte. Fu un grande successo sportivo e di pubblico, l’iniziativa fu replicata l’anno seguente

1943 Biella è occupata dai tedeschi. Da Villa Schneider comandava il maggiore Karl Schultzer Approfondimento: www.biellaclub.it > Storia di Villa Schneider    -     www.biellaclub.it > I rifugi antiaerei realizzati a Biella

1944 La Piaggio trasferisce temporaneamente gli stabilimenti da Pontedera a Biella dove si progetta il modello di scooter “Paperino”, primo embrione della “Vespa”

1945 Il 24 aprile 1945 la città si auto liberò dai nazi-fascisti dimostrando di essere una delle città fulcro della Resistenza in Piemonte
Nel 1980 sarà insignita la Medaglia d’Oro al Valor Militare

1960 Dopo 75 anni dall'inizio della sua costruzione, viene solennemente consacrata al culto la Chiesa Nuova di Oropa

1968 Il 2 novembre 1968 il Biellese fu colpito da alluvione... Circa 50 morti, oltre cento feriti; centocinquanta aziende industriali, trecentocinquanta aziende artigianali e quattrocento aziende commerciali distrutte o danneggiate. Il Comune di Pistolesa evacuato; duecentocinquanta case fortemente lesionate, trecento famiglie senzatetto, tremila dipendenti dell'industria senza lavoro... Nel 1970, per l'opera di solidarietà e per l'efficiente disponibilità Biella venne insignita della Medaglia d'argento al Valor Civile

1971 Telebiella è la prima emittente televisiva privata, rompendo il monopolio RAI Approfondimento: www.biellaclub.it > La storia di Telebiella

1989 All’ingresso del Santuario d’Oropa atterra un elicottero con a bordo Papa Giovanni Paolo II
Nel pomeriggio il Papa si reca a Pollone per raccogliersi in preghiera sulla tomba di Pier Giorgio Frassati

1992 Biella diventa Provincia Autonoma, distaccandosi dalla provincia di Vercelli, ne faceva parte dal 1927. Dal 1859 al 1927 faceva parte della Provincia di Novara

2003 Il Sacro Monte di Oropa entra a far parte patrimonio culturale dell’UNESCO. Nel 2019 Biella entra a far parte del patrimonio “Città creative” dell’UNESCO


Fonti:

Pagina soggetta a revisioni periodiche, realizzata il 14-11-2020 da Roberto Moretto. Contattateci per segnalazioni: biellaclub@gmail.com
Biellaclub.it offre una panoramica sul biellese. E' un grande archivio che si migliora nel tempo. Tutto il materiale è pubblicato gratuitamente. Il nostro unico obiettivo è di valorizzare il biellese. Tutti possono aderire al progetto e collaborare.


Credits
questo sito appartiene a chiunque abbia contribuito alla sua crescita nel tempo. E' utile e gradita qualsiasi collaborazione, anche solo occasionale. Per contattarci o inviare materiale: biellaclub@gmail.com