Il cimitero monumentale di Oropa è collocato oltre i mille metri di altezza e nella sua parte superiore le edicole funerarie sono collocate entro un bosco di grandi faggi, preesistente alla nascita del cimitero.

Il progetto originario risale al 1871 ad opera di Ernesto Camusso e fu ampliato in differenti fasi (1888, 1934, 1967). Nel cimitero vi sono sepolti personaggi famosi (tra cui lo statista Quintino Sella, il fotografo Vittorio Sella e tre vescovi fra cui monsignor Giovanni Pietro Losana), e sono presenti opere di rilievo di scultura, pittura ed architettura. Vi si può scorgere l’evoluzione della scultura italiana degli ultimi centotrenta anni: dagli echi neoclassici (con una versione in bronzo della marmorea tomba degli Stuart che Antonio Canova scolpì per San Pietro in Vaticano), delle opere di Realismo e di Simbolismo, qualche richiamo alla Scapigliatura e infine le stilizzazioni proprie delle correnti artistiche più aggiornate.

Nel secondo dopoguerra lo stile di costruzione delle edicole funerarie è cambiato, passando ad uno stile di piccoli chalet. Tale modello è stato a sua volta superato per tornare, nelle ultime costruzioni, ad una sobrietà classica. Interessanti sono anche molte epigrafi, principalmente quelle ottocentesche e del primo novecento, che raccontano al visitatore molte storie, drammatiche o quiete.




I tre cimiteri
L'attuale cimitero di Oropa non è il primo, ma il terzo cimitero, del Santuario. Il primo cimitero di cui si ha ricordo, esisteva sotto ed attorno alla Chiesa vecchia. Le salme venivano tumulate sotto il pavimento della Chiesa (difatti molte lastre di pietra portano iniziali di nomi ed iscrizioni), oppure fuori della Chiesa. Le date di queste iscrizioni lapidee non vanno oltre 836. Il secondo cimitero fu costruito nel 1836 nei sotterranei del piazzale d’ingresso del Santuario. Un cimitero per allora assai spazioso che prendeva aria e luce da aperture superiori difese da grate e ricoperte da sedlli di pietra. Il terzo cimitero, l’attuale, fu iniziato nel 1871 e comprende una Cappella centrale con due porticati a semicerchio di 24 arcate ciascuno, su colonne di granito. Sopra l’altare della Cappella vi è una «Pietà» in stucco dello scultore Antonini di Varallo. Le due testate furono costruite nel 1935 su progetto dell’ing. Quinto Grupallo.

Il cimitero nel bosco
Nel 1884 moriva lo statista biellese Quintino Sella. La sua tomba ad Oropa non fu eretta dentro il nuovo cimitero ma venne sistemata nella faggeta soprastante a forma di edicola piramidale (riproducente quella di Caio Cestio sulla via Appia a Roma) austera e solenne. L'esempio di questa illustre sepoltura fu seguito negli anni dalle più cospicue famiglie biellesi, che fecero colà sorgere i loro sepolcri dando origine e sviluppo ad un nuovo singolare cimitero, nel bosco. Nel 1888 la zona destinata alla costruzione di queste edicole venne recinta da muro.

Il Santuario di Oropa Storia della Chiesa Nuova Le porte della Chiesa Nuova Il cimitero monumentale Il Museo dei Tesori Album fotografico

Pagina realizzata il 6 ottobre 2012
foto di Paolo Castelli, Roberto Moretto, Marcello Rossi, archivio Biellaclub

Sito ufficiale: www.santuariodioropa.it

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