stemma Villa del Bosco
Stemma: di verde, al leone d'oro, allumato e linguato di rosso, afferrante con le zampe anteriori la chiave d'oro, posta in palo, con l'ingegno all'insù.

TERRITORIO
Il Comune sorge sulle ultime pendici del Biellese orientale, allineandosi sulla destra idrografica del torrente Rovasenda (chiamato anche Giara).


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: è un composto di villa e bosco, con evidente significato.

Le prime origini certe del borgo risalgono al 1186 quando, in un documento ecclesiastico, viene citata “la pieve di Villa del Bosco” dipendente da quella di Masserano. Come Masserano, Villa del Bosco fu, con alterne vicissitudini, feudo della chiesa di Vercelli, che per più di un secolo, fu nelle mani delle famiglie Fieschi. Nel 1561 il paese passò, come gran parte del Biellese, nelle mani dei Savoia che infeudarono il borgo, insieme al castelli di Villarboit, al gran cancelliere Giovanni Tommaso Langosco conte di Stroppiana. Cinque anni più tardi fu ceduto alla fam. Avogadro, nelle cui mani rimase fino al 1638, quando il borgo passò a Giovanni Francesco di Buronzo che, nel 1648, ottenne il titolo di conte. Villa del Bosco fece parte, fin dall'origine di essa (17/11/1626) della provincia di Biella e solo quando, dopo il periodo napoleonico, furono ripristinate le antiche istituzioni, fu assegnato a Vercelli. Nel 1992 passò di nuovo alla provincia di Biella.


UOMINI ILLUSTRI

TERESA GRILLO MICHEL (1855-1944). Beata, fu discendente di un'antica e nobile famiglia alessandrina, moglie del capitano dei Bersaglieri Giovanni Michel. Rimasta vedova si dedicò all'assistenza dei bisognosi e fondò la congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza.
GIUSEPPE AVONDO BONINO (1920-1982). matematico. Partecipò come ufficiale alla battaglia di El Alamein, dove fu fatto prigioniero e deportato in India nel 1942. Tornato in Italia nel 1946, conseguì la laurea in Matematica e Fisica. Ottenne il primo incarico accademico nel 1959 presso la Bocconi, incaricato per Statistica, Matematica finanziaria ed altre cattedre. Fu preside della facoltà di Scienze politiche di Milano (1975-78).


COSTRUZIONI

Chiesa parrocchiale dedicata a S. Lorenzo La chiesa di modeste dimensioni fu eretta nel 1500, ma fu completamente ricostruita intorno al 1650 quando sorse anche la casa parrocchiale. Interessante è l'affresco, raffigurante S. Martino, forse del 1500. Nell'interno è conservata un'urna in legno dorato contenente reliquie di presunti martiri tolte dalla Catacombe di Ciriaca (presso l'attuale cimitero del Verano a Roma).

IL CASTELLO. Sorge su un poggio da cui la vista spazia fra il Biellese e la Valsesia, è di origine medioevale, ma venne ampliato e restaurato nella prima metà del XVII sec. da Giovanni Francesco Buronzo del Colonnellato Delle Donne dei signori di Buronzo.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. III collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni, aprile 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa-Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994
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