stemma Campiglia Cervo
Stemma fasciato ondato d'argento e d'azzurro.
dal 1 gennaio 2016 fa comune con San Paolo Cervo
Quittengo
Campiglia Cervo
Frazione Val Mosca Fontana e abbeveratoio

IL TERRITORIO
Il Comune di Campiglia dal fondovalle del T. Cervo, dove sorge il centro del paese, si inerpica, a destra, nella piccola valle del R. degli Ondini, con un breve sconfinamento,il quella del R. Bele; valicata punta Truggetta, si addentra nella selvaggia valle del Rio Pragnetta, risalendone il corso sulla sponda destra, fino alla testa della Valle, sotto l'Alpe Gragliasca Inferiore. A sinistra del Cervo, occupala Valle del R. Concabbia, che da Priaro a Valmosca, sale vero la punta del Cravile.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: il toponimo deriva dal latino campilia, derivato da ilia di campus ad indicare la terra destinata alla coltivazione.

Campiglia vanta il primato di essere uno tra i più antichi nuclei dell'alta valle del Cervo. Nel sec. XVI, quando gli abitanti dei paesi vicini vivevano ancora in maggioranza di pastorizia, a Campiglia sorgevano i primi gruppi artigiani, fabbri, falegnami, calderai, sarti, muratori, scalpellini. Come tutti i comuni dell'Alta Valle del Cervo, anche Campiglia seguì le sorti di Andorno fino al 1694. Nel 1721, anche come feudo, Campiglia fu smembrata da Andorno ed infeudata il 12 settembre dell'anno seguente a Maurizio Andrea Mocchia con il titolo di Marchese. Nel 1860, su progetto dell'ing. Alessandro Mazzucchetti, decisero e realizzarono la costruzione delle “Scuole Tecniche Professionali di Costruzioni Edili e Stradali”. Il fondatore di esse scuole fu Cristiano Antonio Vanni, insigne benefattore.


CHIESE

Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Bernardo e Giuseppe
Edificata a partire dal 1607 come rifacimento della chiesa preesistente in stile tardo rinascimentale, ospita al suo interno, presso l'altare della navata destra, un prezioso polittico realizzato da Bernardino Lanino nel 1565. Al fondo della navata sinistra vi è la secentesca Crocifissione, attribuita a Giovanni Antonio Cucchi. Sotto l'orchestra si trova invece l'altare ligneo dedicato a Sant'Antonio, opera del Serpentiero (1620). Altri due altari sono stati realizzati nel 1661 e 1666 da Bartolomeo Termine.

Santuario di S. Giovanni d' Andorno
E' un complesso monumentale edificato a partire dal XVII secolo. La chiesa è la parte più antica del complesso; eretta a partire dal 1602, è stata successivamente ampliata. Il portale, datato 1606, è adornato da medaglioni in bronzo attribuiti a Gaetano Cellini. All'interno, notevoli le prospettive di Fabrizio Galliari nella cupola e nelle pareti. La cappella dedicata al Santo titolare è una grotta scavata nella roccia che ospita una scultura lignea quattrocentesca del Santo. Lungo l'antica mulattiera che da Campiglia porta al santuario (1020 metri) sorgono 5 cappelle.

Oratorio dedicato a S. Rocco e alla Addolorata
Edificata verso Rosazza, l'attuale costruzione è un rifacimento settecentesco della più antica cinquecentesca. Interessante è l'affresco del XVI sec. raffigurante la Madonna che accoglie Gesù deposto e S. Rocco.

Oratorio di S. Maria di Pediclosso
Situato in frazione Oretto, questo oratorio è senza dubbio uno dei centri religiosi più antichi della valle. La chiesa, moto interessante, è del XIII sec. ma ha subito successivamente numerosi rifacimenti. Sull'altare (XVIII sec.) adorno di un imponente dossale barocco, vi è un interessante affresca raffigurante la Madonna in trono con il Bambino ed angeli.


Cliccando sul nome del comune si accede alla sua scheda dettagliata
Pagina realizzata nel mese di febbraio 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE”, Biella, Biellese, Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, 1971.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. III, collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni s.r.l., 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa- Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994.
Biellaclub.it offre una panoramica sul biellese. E' un grande archivio che si migliora nel tempo. Tutto il materiale è pubblicato gratuitamente. Il nostro unico obiettivo è di valorizzare il biellese. Tutti possono aderire al progetto e collaborare.


Credits
questo sito appartiene a chiunque abbia contribuito alla sua crescita nel tempo. E' utile e gradita qualsiasi collaborazione, anche solo occasionale. Per contattarci o inviare materiale: biellaclub@gmail.com