stemma Vigliano Biellese
Stemma: troncato: nel 1° d'azzurro alla ruota d'oro; il 2° fasciato d'oro e di rosso di tre pezzi caricato da una torre d'argento, in palo.
Vigliano Biellese
Chiesa Parrocchiale di S. Giuseppe

IL TERRITORIO
Il paese si estende immediatamente ad est della città di Biella,appoggiato sulle colline, prime increspature delle grandiose Alpi. Le prime tracce di insediamenti, cocci di vasi e fondazioni in pietra, risalgono al II-III secolo d.C., vale a dire dell'epoca tardo romana. Nella parte collinare primeggiano sull'altura di Montecavallo il Castello degli Avogadro ed al culmine della collina, la Malpenga. Il principale corso d'acqua che lo attraversa è il torrente Cervo, che scorre da ovest a sud est in confine con Candelo. La pianura tra la collina e la statale Biella-Cossato è percorsa da un tratto del corso medio del torrente Chiebbia, affluente di destra del torrente Strona.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: documentato con il nome di Avillanus o Avilianus, dal nome latino di persona Avilius. La specifica indica la zona.

Le vicende medioevali vedono Vigliano dapprima feudo del conte Bosone di Pombia, poi legato alla Chiesa di Vercelli da parte di Ottone III nel 999. Successivamente -assieme a Valdengo- diviene parte dei possedimenti degli Avogadro.
Vigliano è comune indipendente dal 1776: di lì a non molto, con la realizzazione della strada statale Biella-Laghi, inizia la storia dell'industria locale e l'apertura al commercio. Il primo lanificio sorge nel 1868 sulle rive del Cervo, dalle acque preziose per il lavaggio della lana, sorgono successivamente altre fabbriche tessili. Attorno a queste nascono poi i villaggi industriali Rivetti e Trossi, dalle tipologie abitative e dalla rilevanza sociale notevole per la storia dell'industrializzazione italiana.


PERSONAGGI STORICI

AVOGADRO FILIBERTO DI VALDENGO, Conte di Collobiano (25 maggio 1797-5 giugno 1868). Sottotenente nel reggimento Piemonte Reale Cavalleria – Luogotenente dei “Carabinieri Reali”. Primo segretario del Gabinetto di S.M. Il Re di Sardegna (1824). Intendente generale e conservatore della casa di S.M. La regina Maria Cristina (1831). Primo Segretario di Stato.
CERIA DON EUGENIO (1870-1957). Nacque a Pavignano (fraz. di Biella) da famiglia oriunda di Vigliano. Salesiano. Umanista ed esimio cultore di studi classici.


CHIESE

Chiesa parrocchiale dedicata all'Assunta e a Sant'Antonio abate, contitolare. Come quasi tutte le chiese medioevali dedicate alla Vergine, ha per titolo l'Assunta. E' una costruzione romana edificata tra l' XI e il XII secolo. Fu in seguito ripetutamente ampliata fino alle dimensioni attuali, anche grazie al patronato della famiglia Avogadro. Tra le più antiche rettorie della pieve di Biella di Biella, è ricordata nella bolla di Innocenzo III del 1207 (Ecclesia de Aviliano). Sorge al centro del paese ed è monumento nazionale dal 1911. L'interno a tre navate, venne interamente affrescato nel 1832 dal Pittore Giuseppe Pozzo di Candelo. Particolare interesse hanno due affreschi: quello raffigurante un angelo (su una colonna di destra ) del XVII sec., e quello che ritrae l'Assunta, opera di Luigi Vacca (1838).
Del XVIII sec. è il pregevole altare della Madonna del Rosario. Il campanile (alto 42 mt.) è una tipica costruzione del XVII sec.

Chiesa di San Giuseppe operaio. In stile neo-romanico, a tre navate, con cupola e campanile alto 32,22 metri. Fu edificata nel 1927-28.

Chiesa di Santa Lucia. Sorse con il nome di cappella di San Pietro nel 1501-1502 e fu fatta costruire dagli Avogadro di Vigliano e di Valdengo. In essa ebbe sede la confraternita di Sant'Anna, che venne in seguito chiamata confraternita della SS. Trinità. A questa, nel XVII sec. venne dedicata la chiesa. Il porticato, antistante l'ingresso, fu interamente affrescato nel 1663. Del XVII sec. sono le cappelle della Madonna e della SS. Trinità; entrambe sono ornate da stucchi, opere di Ludovico Rama di Graglia, e di pitture di Francesco Allassina.

Oratorio di San Michele. La cappella risale alla seconda metà del XVI secolo e fu costruita sui resti di un preesistente “gisietto” a cura degli Avogadro di Vigliano. Fu successivamente abbattuta e ricostruita nel 1847 a cura dei frazionisti con pietre provenienti da Piedicavallo e dal Favaro.


EDIFICI STORICI

Castello di Montecavallo. In posizione dominante sulle prime colline di Vigliano, interessante esempio di architettura neo-gotica: si tratta di una ricostruzione stilistica voluta dal conte Filiberto Avogadro nella prima metà dell'Ottocento, effettuata sui ruderi di una preesistente fortificazione in rovina.

Villa Era. I Magnani,impresari della valle Cervo, fecero costruire la villa tra il 1884 e il 1888 su progetto dell'Ing. Petitti di Torino. L'impostazione della costruzione risente della preesistenza nello stesso sito di un precedente edificio, risalente con ogni probabilità al XVIII secolo.

La Malpenga. Tra le ville della collina di Vigliano è forse quella che più di ogni altro focalizza l'attenzione dell'osservatore. In posizione splendida e dominante, non vi è luogo del territorio comunale da cui non possa essere vista. La Malpenga, nelle forme attuali, venne costruita nella prima metà dell'Ottocento e successivamente modificata ed ampliata.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- ip. Lib “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol, 2° 1971.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA , vol III, collana a cura del Consiglio Regionale del Pimonte, NEROSUBIANCO Edizioni, aprile 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa-Urbana Vaprio d'Adda, MI, 1994.
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