IL TERRITORIO
E' situato alla periferia di Biella, nella pianura verso Candelo, Sandigliano, Ponderano, piccolo di estensione, ma assai densamente popolato. La distanza che lo separa dal centro di Biella è puramente teorica in quanto non esiste soluzione di continuità essendo il paese una continuazione della città stessa. L'apertura della strada Trossi – arteria veloce verso Vercelli – ha praticamente tagliato in tre nette configurazioni il paese stesso, con a levante la frazione di Savagnasco, quindi il centro vero e proprio ed a ponente il vasto agglomerato urbano posto oltre la statale per Cavaglià.
NOTIZIE STORICHE
Etimologia: si riconduce al nome romano di persona Gallianus, con l'aggiunta del suffisso -icus.
Tra il 951 e il 973 Gaglianico fu oggetto di una donazione dell'imperatore Ottone I, il Grande, a Manfredo figlio di Ajmone di Cavaglià. Questo possesso venne poi confermato il 22 ottobre 988 dall'Imperatore Ottone III su istanza dell'Imperatore Ottone III su istanza dell'Imperatrice Teofania. Il marchese Bonifacio III di Monferrato, nel 1183, confermò la donazione di Gaglianico, precedentemente avvenuta, al Monastero di Santa Maria di Lucedio. Il 19 aprile Oddone, vescovo di Acqui, investiva le decime di Gaglianico, e di altri paesi, a Ruffino e a Enrico Malcalciato, nonché a Operto Thedixio di Mombaruzzo.
L'AEROPORTO
A Gaglianico esisteva anche un campo di aviazione. Si estendeva nella zona Sud del castello, fino al Rione Pralino.(...) Nel 1927 si diede via all'Aero Club di Biella, sezione dell'Aero Club d'Italia. (…) La scelta di Gaglianico non è estranea alla passione del Conte Carlo Felice Trossi, abile pilota automobilistico.
Nel 1949 la nostra cittadina, per merito del suo campo di volo, salì agli onori della cronaca per la memorabile avventura di un volo transoceanico e periplo panamericano. Il volo fu sponsorizzato dal Comitato Soccorsi per l'Europa, quindi dal Governo americano rappresentato dalla celebre attrice Mirna Loy. La partenza da Gaglianico ebbe luogo il 23 agosto 1949. L'avventura purtroppo, ebbe un epilo tragico. L'aereo si disperse nell' Atlantico. Nel 1962 calò il sipario su questo storico aeroporto.
L'Eco di Biella scriveva : - L'imponente consuntivo del “vecchio” campo d'aviazione: 300 piloti brevettati (di cui circa 80 hanno conseguito il brevetto di volo internazionale di 2° grado), e 19.000 ore di effettivo volo. Nomi come Carlo Felice Trossi, Cesare e Riccardo Sella, Aldo e Franco Blotto Baldo, Antonio Pria, Franco Bocca li troviamo tra i fondatori e tra i principali artefici della rinascita dopo l'ultima guerra che aveva svuotato gli hangar.
PERSONAGGI
GAGLIANICO VERCELLINO (XIII secolo). Frate, fu uno dei primi inquisitori. Cipriano Uberto lo ricorda nel Libro della Croce come “il martello degli eretici”.
CARLO FELICE TROSSI (1908-1949). Campione dell'automobilismo. Fu tra i fondatori della Scuderia Ferrari. E' del 1931 la prima vittoria di classe nella Biella-Oropa. Nella stagione successiva, in coppia con Brivio su un Alfa Romeo 2300, arrivò secondo assoluto alla Mille Miglia e trionfò nella coppa Gallenga e nella Biella – Oropa. Nel 1933,alla guida di un'Alfa Romeo della scuderia Ferrari, collezionò cinque successi consecutivi. Nel 1935 passò alla Maserati e l'anno successivo conquistò il campionato italiano della categoria corsa classe 1500. (…) Fu podestà di Gaglianico.
MONUMENTI E CHIESE
IL CASTELLO.
Sul nome di Gaglianico molti documenti della chiesa eusebiana citano: “Galanitu,
Gallianico, Gaianicum”. In molti scritti si legge Gaianì, rimasto così nella forma dialettale.
A Gaianì, una torre di avvistamento, forse dell'epoca celtica, diede il via alla maestosa struttura dell'attuale castello giunto così ai nostri tempi dopo le faticose e continue edificazioni ed abbattimenti e ricostruzioni.
Per la sua posizione geografica, essendo alle porte di Biella, centro abitativo più importante del territorio, ed essendo ai margini della zona aurifera, la torre dovette rappresentare un importante avamposto per la difesa del territorio. Fu però soltanto intorno al 1360 che la torre opportunamente adeguata assurse a vera e propria fortezza.
Il castello risulta costruito nel 1449 da Carlo d' Amboise, gran mastro di Francia. Lo dice un'epigrafe posta nel suo atrio.
Coll'andar del tempo passò in molte mani: degli Spina, degli Scaglia, dei Bertodano di Biella.
Si racconta che nel tempo in cui visse monsignor Della Chiesa, il colonnello Michel Antonio della Manta, al servizio dei Francesi, espugnò il castello e vi trasse fuori dal fondo d'una orrenda torre, un uomo in stracci, e talmente peloso e denutrito, che pareva un selvaggio.
Era costui il capitano Francesco Pecchio di Vercelli, da vent'anni colà seppellito vivo, e creduto morto assassinato. Pare però che anziché a Gaglianico, il fatto sia avvenuto al Castello di Zumaglia.
Chiesa Parrocchiale
Dedicata a San Pietro. L'attuale edificio è il rifacimento sei-settecentesco di una chiesa preesistente di cui si ha notizia a partire dal 1207. Il rifacimento pressoché completo, comprese la costruzione dell'attuale campanile (1727) e della facciata (1741) ad opera del mastro Siletti di Mongrando.
Oratorio di San Rocco
Sull'antica strada che conduce a Sandigliano, ha origini antichissime, ma l'attuale aspetto risale alla ricostruzione del XVIII secolo. Gli affreschi della piccola abside semicircolare portano la data del 1526 e sono opera di Daniele de' Bosis.