stemma San Paolo Cervo
Stemma d'argento alla fascia d'azzurro, sormontata da un albero di castagno sradicato, e accompagnato in punta da un monte all'italiana di verde.
dal 1 gennaio 2016 fa comune con Campiglia Cervo
Quittengo

IL TERRITORIO
Il Comune di San Paolo Cervo si estende dalla sponda destra del torrente Cervo alla cresta del Monte Tovo, Cima Tressone, Colle della Colma, Monte Becco, fino all' Alpone Superiore (m. 1452) spartiacque con la Valle di Oropa.
In località Asmara, oltre il ponte sul torrente, la strada converge lungo la dorsale che lambisce le ripe scoscese e s'insinua attraverso i faggeti verso il centro del paese. Le sue frazioni di Riabella, Mortigliengo, Oretto, Piana, Bariola, sono sparse lungo le balze montane. Il Santuario di San Giovanni è per metà territorio comunale di San Paolo Cervo e per l'altra metà nel territorio di Campiglia. Dall'Asmara con una scorciatoia, passando per la frazione Oretto si giunge al Santuario di San Giovanni e si prosegue verso la Galleria Rosazza per Oropa. Caratteristica di questo paese sono le cave di sienite che si trovano lungo la strada che dal ponte della Balma porta a Riabella: quella del “Piantin”, vicino alla quale sorge la cappella dei minatori; quella delle “Sange” e quella di Riabella. nel fondovalle scorre il torrente Cervo, con direzione nord ovest – sud est, che fa da confine con Quittengo. Nel vallone formato dal Monte Tovo, Monte Mazzaro,, Cima Tressone, Punta Colombaro, scorre il rio Bele, affluente di destra del torrente Cervo, che nasce presso le Cascine Selle di Bele e riceve da destra il rio Colombaro, che scende da Punta Tressone, il rio Luchiama che nasce presso il Monte Becco o Cimon del campo e nel suo corso medio segna il confine con Sagliano Micca.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: la prima parte del nome onora il Santo a cui è dedicata la parrocchiale di una frazione del paese. La specifica indica la posizione del paese sulla destra del torrente Cervo.

Il territorio che oggi forma i Comune, anticamente, faceva parte degli alpeggi di Andorno. Nel 1722, San Paolo Cervo fu smembrato dal feudo di Andorno ed infeudato ai Fratelli FAVA da Fossano, con il titolo di Conti. Il 16 novembre, avvenne la definitiva delimitazione del territorio del Comune.


PERSONAGGI

ANNA MARTINAZZO, nata in Frazione Riabella da fabiano e Francesca Peraldo, si sposò con Giacomo Micca di Sagliano e dal loro matrimonio nacque, il 6 marzo 1677, il celebre Pietro Micca.
GIOVANNI PIETRO MAGNANI (1812 – 1893), detto “Magnanin” , impresario, gli fu affidata la costruzione del porto di la Spezia e del Canale Cavour, nonché numerosi tratti di ferrovia. Fece costruire a sue spese la strada che collega la carrozzabile della valle al centro del paese (dove fece edificare anche il palazzo municipale) e, con partenza da Piedicavallo, la strada detta “della Mologna”.
ALESSANDRO MAZZUCCHETTI (1824 – 1894), ingegnere, progettò la stazione torinese di Porta Nuova e quella principe di Genova. Fu presidente delle scuole di Campiglia.


CHIESE

Chiesa di Santa Maria di Piediglosso. Menzionata in una bolla papale del 1298, fu costruita negli anni precedenti il Mille in stile romanico, è stata restaurata nel 1837 e più recente nel 2000.

Chiesa si San Paolo Apostolo. Edificata nel XVIII secolo.

Cappella “de Crëst”. In regione Riabella, conserva all'interno un interessante affresco raffigurante la Madonna Addolorata.


VILLA BIGLIA
Edificata nel corso del Novecento

PONTE A SCHIENA D'ASINO
Presso il “mulin dan lass”, sul torrente Cervo. Presumibilmente fu edificato in epoca longobarda, origine che ha lasciato traccia nel modo in cui è solitamente indicato il ponte, detto pont d'Almann. (3)

Santé dla Truna.
Percorso che consente di raggiungere Magnani mediante la caratteristica pedonale in selciato del Muntrucasc, si tratta di transitare all'interno della Truna (affascinante scalinata sotterranea di circa 80 m.), per poi proseguire per Driagno , con i suoi portici a volta, e quindi raggiungere il Belvedere del Mazzaro dal quale si gode una vista mozzafiato sull'intera vallata. Da qui una discesa molto ripida riconduce al punto di partenza.

Santé dij Arbo
Si percorre la carrozzabile fino a Riabella (circa 2 Km), si visita il caratteristico borgo e il parco degli Arbo con i suoi castagni secolari, per poi proseguire su un sentiero pedonale fina a L'Er dij Vigne ( cascinali bruciati per rappresaglia nel gennaio 1945) e dunque percorrere il sentiero panoramico che conduce al Belvedere del Mazzaro. Da qui una discesa molto ripida riconduce al punto di partenza.

Santé dal Canal
Inizia come il “Santé dla Truna” ma, giunti al Belvedere del Mazzaro, si prosegue in quota fino a Riabella, per poi discendere a fondovalle verso Bogna lungo la pedonale del Crest che conduce al caratteristico ponte Risarolo (a schiena d'asino). Risalendo un poco verso Riabella, si incrocia il tracciato della tubazione che alimenta una centrale idroelettrica
più a valle, percorrendo il quale si rientra alla Balma godendo di splendidi scorci sul torrente Cervo. (Brochure del Parco della Cave-Comune di San Paolo Cervo)


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Pagina realizzata nel mese di febbraio 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE”, Biella, Biellese, Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, 1971.
- COMUNI DELLA PROVINCIA DI BIELLA, vol. III, collana a cura del Consiglio Regionale del Piemonte, NEROSUBIANCO Edizioni s.r.l., 2005.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa- Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994.
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