stemma Sagliano Micca
Stemma d'argento all'albero di faggio verde, sostenuto da due orsi al naturale affrontati (Consegnamento del 1614).
Sagliano Micca
Particolare dal monumento a Pietro Micca

IL TERRITORIO
Il territorio di Sagliano Micca si stende nella Valle del Cervo, a destra lungo i contrafforti montani del versante nord di Cima Cucco, dove si trovano le frazioni di Onegle e Casale Code e scende, lungo il confine di Tollegno, dall'alto del panoramico altopiano delle Bazzerre, alla Polla, recingendo l'abitato di Miagliano; a sinistra sale lungo la valle (lato destro del torrente Moreazza, dove si incontra la frazione Falletti, fino al Monticchio, sullo spartiacque del Sessera. Il principale corso d'acqua è il torrente Cervo, che lo attraversa da nord ovest a sud. A sinistra scorre il corso medio e inferiore del torrente Luchiama, che nasce a S. Paolo Cervo, sul versante nord del monte Becco. A destra scende dal Monticchio il torrente Morezza.


NOTIZIE STORICHE
Etimologia: deriva dal nome latino di persona Salis, con l'aggiunta del suffisso – anus. Secondo alcuni potrebbe anche riferirsi alla radice celtica sar, con infisso -elus e suffisso – anus. La specifica si riferisce a Pietro Micca che nacque in loco.

Sagliano si eresse a Comune indipendente nel 1699. Fu soppresso nuovamente nel 1929 e ricostruito poi nel 1948. Anticamente faceva parte di Andorno. Appartenne al Marchese Arduino. L'imperatore Ottone III lo diede a Leone. Vescovo di Vercelli. Venne poi eretto in contado a favore dei Cusani, patrizi di Vercelli e marchesi di San Giuliano.


EDIFICI

Chiesa parrocchiale dedicata ai SS. Giacono e Stefano. L'attuale costruzione è una costruzione secentesca del preesistente oratorio dedicato a S. Fabiano e S. Sebastiano del XVI sec.; successivamente subì altri rimaneggiamenti e fu quasi completamente rifatta nel XVIII sec. Nell'interno conserva pregevoli opere: la statua della madonna del carmine, in legno, dell'inizio del XVII sec.; la “Via Crucis”, scolpita da Pietro Antonio Serpentiero alla fine del XVIII sec.; l'altare maggiore in marmo, stile impero, del 1826, scolpito da Catella di Viggiù; il maestoso portale e alcuni affreschi del pittore Corinto Boffo.

Oratorio dei SS: Fabiano e Sebastiano. Considerato il santuario dei pastori della valle, è una piccola costruzione del XVI sec. ristrutturata nel XVII sec. La parte pittorica venne rifatta nel 1946 dal pittore biellese Nelva, Il campanile è un tipico esempio di architettura barocca piemontese.

Oratorio della SS. Trinità. Sorge vicino al “Ponte della Trinità” alla confluenza del Torrente Moresca nel Cervo. Il piccolo edificio, a pianta ottagonale, venne eretto all'inizio del XVIII sec. incorporando una cinquecentesca cappella. Nell'interno si può ammirare un paliotto di legno intarsiato, con tre pannelli rappresentanti: l'ascensione, Cristo morto e la Pentecoste, opera di Carlo Gaspare Serpentiero (1716).

La casa dei Torchi. Si trova lungo la strada che porta al torrente Cervo ed è riconoscibile per un pregevole affresco della prima metà del XVIII sec.

Casa ove nacque Pietro Micca. Situata all'interno di un cortile, fu visitata da Garibaldi nel 1859, nel 1880 da UMBERTO I, che inaugurò il monumento di Micca nella piazza del paese, e nel 1906 dalla regina Margherita di Savoia.

 

IL “PONTE DELLA TRINITA'”

E un'antichissima ed originale costruzione formata da due ponti, uno in pietra sul torrente Moresca ed uno in ferro sul torrente Cervo, disposti ad angolo ottuso con una delle estremità poggianti sulla stessa roccia.

“DOMUS LAETITIAE”
L'imponente edificio fu eretto nel 1880 da Secondo Davella nel comune di Sagliano, . Iniziò la sua attività come Albergo Sella. Negli anni successivi subì numerose trasformazioni, diventando prima Stabilimento Idroterapico “Vinaj”, poi Casa Diocesana per esercizi spirituali e dopo la Seconda Guerra Mondiale, Istituto Professionale “Regina Montis Oropae. A partire dal 1964, cambiò nome assumendo definitivamente quella di “Domus Laetitiae” e trasformandosi ulteriormente in centro di recupero per adolescenti ex poliomielitici. Debellata la polio, la “Domus Laetitiae” divenne un centro per persone con gravi problemi.


PERSONAGGI INSIGNI

PIETRO MICCA , (Sagliano 5 marzo 1677 – Torino 30 agosto 1706). Nella notte tra 1l 29 e il 30 agosto 1706, in pieno assedio di Torino da parte dell'esercito francese, forze nemiche entrarono in una delle gallerie sotterranee della Cittadella, uccidendo le sentinelle e cercando di sfondare una delle porte che conducevano all'interno. Pietro Micca, conosciuto con il nome di “passepartout” era di guardia ad una di questa porte insieme ad un commilitone.
I due soldati al fine di impedire la penetrazione del nemico, decisero di provocare il crollo della galleria utilizzando 20 kg. di polvere da sparo. Sagliano aggiunse al proprio nome quello di Micca e il 29 agosto 1880, presente Umberto I, gli inaugurava un monumento nella piazza a lui dedicata.

www.biellaclub.it/PietroMicca


SERPENTIERO PIETRO ANTONIO (1732-1814) appartenne ad una famiglia che da varie generazioni esercitava l'arte dell'intaglio. Fu scultore assai rinomato nel Biellese ed in Piemonte.


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Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE” Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella Stampa-Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994
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