stemma Cossato
Stemma troncato nel 1° d'oro, a tre burelle di rosso; nel 2°di verde, al palo di rosso, caricato di un fusto d'argento, il palo accostato a destra da due pannocchie fogliate di granoturco decussate, d'oro, ed a sinistra un grappolo d'uva, gambuto e fogliato al naturale.
Cossato
Frazione Castellengo

IL TERRITORIO
Questo Comune, secondo per popolazione dopo Biella, si stende nella pianura situata sulle sponde del torrente Cervo e Strona; parte sull'altopiano baraggivo (Castellengo), scendente da Candelo; parte risale lungo il corso del Torrente Strona fra le colline di Lessona a est e quelle di Quaregna a ovest, fino ai confini di Valle S. Nicolao e di Strona. I principali corsi d'acqua sono: il Torrente Cervo, che lo attraversa da ovest a sud est e irriga la pianura di Castellengo; il Torrente Strona, scendente da nord e sfocia nel Cervo (destra) presso il confine di Castelletto; il Torrente Quargnasca, proveniente da Quaregna, sfocia nel Torrente Strona (destra); il Torrente Chiebbia, proveniente da Cerreto C.llo, che sfocia nella Quargnasca (destra); il Rio di Valle Longa, affluente di destra del T. Ostola, che scorre lungo il confine di Lessona.


NOTIZIE STORICHE

Etimologia: forse riconducibile a (cu)ssatun, da cucutia che significa “luogo piantato a zucche”.

Ardua impresa sarebbe stabilire l'origine di Cossato, certamente sorta in tempi remotissimi. Della romanità di Cossato ne è testimone il ritrovamento di materiale di una necropoli (vasi di vario tipo e lucerne), del secondo secolo dopo Cristo. Nel medio Evo Signori di Cossato risultano essere i Bulgaro. Dai Bulgaro il feudo passò agli Avogadro di Collobiano e di Cerrione, che prestarono fedeltà al Conte Verde (7 agosto 1404) e così fecero pochi mesi dopo, e precisamente il 17 ottobre dello stesso anno, anche i Collobiano, allorché molte terre biellesi passarono dai Visconti ai Savoia. Agli inizi del '400 a Cossato vi erano tre castelli: Il Fiardo, degli Avogadro di Cerrione, situato verso il cantone Motto; il Broglio, ubicato ove era la via Tarino, dei Collobiano; il Castellazzo, dove è attualmente la villa Basso, era verosimilmente l'antichissimo fortilizio dei Bulgaro. Nel tempo delle guerre tra Francesco I di Francia e Carlo V Imperatore di Germania, le orde nemiche che passarono sul Biellese lasciarono desolazione e morte. Cossato conobbe in tal tempo, la crudeltà del Maresciallo francese Brissac. Su Cossato nel XVII continuarono le signorie degli Avogadro e dei Ferrero – Fiesci, che nel 1533 avevano acquistato dai Collobiano il Castel Broglio. Il 3 ottobre 1644 truppe spagnuole saccheggiarono il paese. Gli abitanti si difesero valorosamente sotto il comando del sergente Gabriele Monteferrario che morì combattendo. Varie case furono incendiate, l'archivio comunale distrutto, il campanile della parrocchia, che serviva di vedetta, in gran parte rovinato, la chiesa data al sacco. Il 1700 si aprì con la famosa guerra di successione di Spagna. Il Biellese, sotto Casa Savoia, alleata dell'Imperatore d'Austria, dovette nuovamente subire le prepotenze dei vincitori gallo -ispani. La popolazione intanto era salita di numero e nel censimento del 1750, Cossato contava 2252 abitanti. Si giunse così ai tempi della Rivoluzione francese, Cossato accolse con scarso entusiasmo le idee propagandate d'oltralpe. Accettò comunque il nuovo Governo Repubblicano e nel 1810 fu sede dell'Ufficio del Registro. I cittadini cossatesi non sono mai rimasti estranei ai moti di libertà e di indipendenza e le lotte risorgimentali li videro impegnati in una nobilissima attività patriottica e rivoluzionaria. La “Carboneria “ ebbe fra i suoi membri attivi molti cossatesi.


A proposito delle patate...
Guido Garlanda: “ IL BIELLESE di 150 anni fa e nei secoli, Sandro Maria Rosso Editore, 1975 - pag. 35:
“….la patata era venuta in Europa dall'America da trecento anni , nel Cinquecento, come la meliga e lo zucchero. Nel Biellese, chi sa perché, fu accolta con diffidenza. Qualche mattacchione doveva avere sparso la voce ch' essa era apportatrice di brutte malattie della pelle, tra le quali la lebbra. (…) Nessuno la voleva, la seminava, la mangiava. Si dice che ha dissipare la balorda prevenzione fu un coraggioso quanto intelligente coltivatore di Cossato. Egli, del buon tubero, fece un'abbondante semina e distribuì il raccolto ai compaesani meno ottusi. I quali seguendo il suo esempio ne mangiarono e rimangiarono senza danni. Azi!”


EDIFICI E CHIESE

Castello di Castellengo.
Tra la pianura, verso Mottalciata, e il tavolato baraggivo, che scende dall'altopiano di Bellavista di Candelo, a destra del Torrente Cervo e lungo la statale che conduce all'autostrada Torino – Milano, si trova la frazione di Castellengo, una volta comune indipendente e,dal 16 febbraio 1930, unito a Cossato. La storia di questa località, coincide con quella dell'antico e massiccio Castello, che tuttora s'innalza imponente su un'altura delle colline terminali della Baraggia. Le origini di questo Castello sono avvolte dalle fitte tenebre dell'alto Medio Evo. Si presume che a costruirlo sia stato Alberico di Monterone, verso il sec. X, al quale venne poi confiscato per essere stato partigiano di Arduino d'Ivrea.

Palazzo dei Conti Fecia di Cossato
Vicino all'oratorio di S. Margherita, il Palazzo è una tipica costruzione del XVII sec.

Chiesa dedicata ai SS. Pietro e Paolo Apostoli
Eretta a Castellengo, è una costruzione romanica, più volte ritoccata nei secoli successivi. Sul fianco destro sono visibili numerosi archetti in cotto, in stile gotico arcaico; sulla facciuata spicca un affresco, raffigurante S. Cristoforo, del XV sec. L'interno è a tre navate separate da bassi pilastri e sulle vele delle crociere della navata di destra sono illustrati alcuni episodi della vita della madonna e di Gesù.

Oratorio di S. Margherita
Edificato nel XV sec., l'oratorio venne completamente rifatto nel XVIII sec. Le decorazioni interne sono opera di Eusebio Cossaro (1856); l'altar maggiore, con bel dossale in legno, è sormontato da una pregevole icona secentesca.

Chiesa Parrocchiale
Dedicata a S. Maria Assunta, venne edificata nel XVII sec. sulle rovine della preesistente del XVII sec. La facciata con ampio portico, è opera dell'architetto Fettarappa di Biella, mentre gli affreschi del presbiterio sono del pittore Carletti. Le porte della chiesa sono pregevoli opere di intaglio, dovute a Pietro Giuseppe Auregio Termine (1705) al quale si devono anche i mobili della sacrestia (1707).

Oratorio del S. Sudario e dei SS. Carlo e Filippo Neri
E' una piccola costruzione del XV sec., rifatta quasi integralmente nel XVII sec.


I Cappuccini della Spolina.
La Madonna di Oropa desiderava rivedere i suoi “fedelissimi” custodi del Santuario nella terra biellese. Una donna piena di fede, Ruffino Prosperina, della cascina Colombera, lasciò i suoi generosi risparmi al Vicario di Cossato per costruire una chiesa nella Frazione Spolina. Mons. Carlo Rossi benedisse la nuova Chiesetta, dedicata alla Madonna di Oropa, il 1° dicembre 1957. Il 2 febbraio 1963 il P. Provinciale dei Cappuccini di Torino M.R.P. Antonio da Busano, accettò l'invito del Vicario di Cossato Sac. Felice Bertola, di erigere un Convento adiacente alla Chiesetta della Spolina. La Parrocchia di Cossato fece donazione del terreno e cominciarono le pratiche burocratiche. Finalmente giunse l'alba dell'8 marzo 1964: inizio del Convento ed erezione della Croce sul piazzale. In questo giorno di gioia, i Cappuccini ritornarono nel Biellese dopo 162 anni di attesa! L'ampliamento della Chiesa ed il nuovo Convento vennero inaugurati il 30 ottobre 1966, festa di Cristo Re (…)


UOMINI INSIGNI

ANGIONO ANTONIO (sec. XVII). Nel 1663, insegnava filosofia e chimica nell'Università di Torino; fu medico di camera del Cardinale Maurizio di Savoia.
CRIDIS GIUSEPPE ( 1766-1838). Si laureò giovanissimo in legge all'Università di Torino, insegnò Diritto Civile nel Collegio Reale dei Nobili.
FECIA DI COSSATO CARLO FELICE. Maggior Generale, non ancora ventenne, prendeva parte alla campagna del 1848 . Nella campagna del 1859, nel combattimento di Palestro, meritò una medaglia al valore. Si trovò nel 1870, alla presa di Roma, nella divisione del Generale Bixio, con il grado di Tenente Colonnello del 45° Fanteria.
FECIA DI COSSATO CARLO. (1908-1944)Nacque a Roma da famiglia originaria di Cossato Prestò servizio con la Regia Marina durante la seconda guerra mondiale e fu un “asso” dei sommergibilisti con 17 imbarcazioni nemiche affondate. Gli fu conferita la medaglia d'oro al valor militare.
FECIA DI COSSATO Cav.LUIGI (1800-1882). Luogotenente Generale. Nella campagna 1848-1849, coprì la carica di Sotto Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Trattò l'armistizio con il Maresciallo Radetsky. Si trovò presente alla memorabile abdicazione del Re Magnanimo nel Palazzo Bellini di Novara.


Cliccando sul nome del comune si accede alla sua scheda dettagliata
Pagina realizzata nel mese di marzo 2016 - Testo di Giorgio Gulmini, notizie tratte da:
- Tip. Lib. “UNIONE BIELLESE”, Biella, Biellese Industriale, Professionale, Commerciale, Artigianale, vol. 2° 1971.
- M. Gavazzo – S. Amellone, Cossato, numero unico, LA PRESS Biella, 1969.
- EOS Editrice Novara, STEMMARIO CIVICO Biellese, Cusiano, Novarese, Ossolano, Valsesiano, Verbano, Vercellese.
- Gabriella Giovannacci Amodeo, Nuova Guida Biella & Provincia, Libreria V. Giovannacci, Biella, Stampa-Urbana, Vaprio d'Adda, MI, 1994.
Biellaclub.it offre una panoramica sul biellese. E' un grande archivio che si migliora nel tempo. Tutto il materiale è pubblicato gratuitamente. Il nostro unico obiettivo è di valorizzare il biellese. Tutti possono aderire al progetto e collaborare.


Credits
questo sito appartiene a chiunque abbia contribuito alla sua crescita nel tempo. E' utile e gradita qualsiasi collaborazione, anche solo occasionale. Per contattarci o inviare materiale: biellaclub@gmail.com