"NOI CONTINUIAMO L'EVOLUZIONE DELL'ARTE".
ARTE INFORMALE DALLE COLLEZIONI DELLA GAM DI TORINO.
A CURA DI RICCARDO PASSONI.
COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN FRANCESCO. CUNEO.
CATALOGO SAGEP.
24 ottobre 2018- 20 gennaio 2019..
Orari: da martedì a domenica 15,30/18,30. Ingresso gratuito.

Che cosa può unire le strutture di una grande, elegantissima chiesa medioevale (San Francesco) alla pittura contemporanea e alle scelte audaci e innovative di artisti dell'ultima generazione, creando uno "spettacolo" sostanzialmente armonioso e bello?
Forse perché in entrambi i complessi di opere: edificio - pitture e sculture c'è una forma di arte che li anima: Armonia? Genialità? Slancio operativo? Vigore?
E' il pensiero che sorge immediato entrando negli spazi superbi della Chiesa di San Francesco, a Cuneo. Chiesa sconsacrata e oggi restaurata, che ospita le grandi opere di pittura e scultura contemporanea provenienti dalla GAM di Torino, su grandi pannelli e negli spazi delle ex cappelle, che ancora conservano visibili i segni delle antiche preziosità artistiche,come: la bella "Madonna con Bambino e Sant'Antonio"del Carlone, nella cappella con i dipinti che celebrano i miracoli del Santo, o le alte pareti affrescate con importanti trompe-l'oeil di fattura settecentesca in altra cappella. o le cupole vivacemente istoriate con seicentesche strutture architettoniche e ornamenti floreali, fino agli intensi cicli di pitture quattrocentesche dei soffitti delle navate, e il grande Crocefisso dell'altare centrale.
Opere dalle Collezioni della GAM, alcune viste più volte nella sede della Galleria Torinese, ma decisamente mute nel ricordo, che qui sembrano però risplendere di una vita nuova e vibrante , in un equilibratissimo linguaggio estetico ed emozionale che recupera all'opera una sicura dimensione di forza e poeticità.
Curata da Riccardo Passoni, direttore della GAM di Torino, ( che conserva ben 45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, video e fotografie dall'Ottocento ad oggi), l'esposizione propone una raccolta di capolavori riconducibili alla corrente dell'Arte Informale.
"Negli anni '50- si legge nella presentazione - un gruppo di artisti decisi a liberare la pittura e la scultura dal canone della rappresentazione figurativa o astratta, iniziarono un nuovo percorso di ricerca fondato sulle riflessioni mosse intorno ai territori del segno, del gesto e della materia".
"Il percorso espositivo- leggiamo ancora- raccoglie le opere dei principali protagonisti di quella irripetibile stagione artistica".
Ed ecco i grandi nomi che hanno determinato la particolare stagione artistica di quella fascia del Novecento: da Alberto Burri a Lucio Fontana, da Carla Accardi a Giuseppe Capogrossi, con il Gruppo degli Otto costituito da: Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova. "Un tentativo- dice ancora la presentazione- di uscire dal binomio tra realismo e astrattismo"
Con loro , nella frenetica stagione dell'arte informale, presenti per la scultura altri famosi artisti: Mirko Basaldella, Alberto Burri, Ettore Colla, Pietro Consagra, Nino Franchina, Franco Garelli, Umberto Mastroianni, Giuseppe Tarantino.
Nel complesso una preziosa quantità di opere che illustrano, ad alto livello, le capacità e il sogno dei vari artisti, qui pienamente "riscoperti" e formalmente rivalutati, da una collocazione che veramente dialoga con le straordinarie presenze artistiche del passato.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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