“CEZANNE. IL CANTO DELLA TERRA”.
FONDAZIONE PIERRE GIANADDA. MARTIGNY (Svizzera). 
16 giugno- 19 novembre 2017.
A cura di Daniel Marchesseau.
Catalogo Fondazione Gianadda. Orari: tutti i giorni 9-19.


cesta_mele_cezanneGrande, come è ormai consuetudine per la Fondazione “Pierre Gianadda” di Martigny, anche la mostra principale dell’attuale stagione espositiva, dedicata alle opere e alla personalità artistica di Paul Cézanne : “Il canto della Terra”, attira  il solito immenso numero di visitatori.
Un grande nome, come sempre. Un artista ritenuto il punto di rottura fra l’arte accademica tradizionale e la nuova impostazione dell’arte nascente, tra  la perfezione accademica e la freschezza innovativa  dei nuovi linguaggi artistici che segneranno la rivoluzione del Novecento.
Sempre più scanditi in un linguaggio diretto e cromatismi nuovi ,  i capolavori esposti alla Fondazione Pierre Gianadda , segnano il progressivo procedere  sulla nuova strada tracciata per l’arte , della creatività del grande maestro francese.

montagnaPaul Cézanne (Aix-en Provence 1839-1906) è presente  attraverso un centinaio di opere, alcune delle quali  mai esposte: dipinti, lavori su carta, disegni e interessanti  documenti che, dai lavori legati alla produzione iniziale in cui si ispira al paese natale, fino  agli sviluppi intrapresi con i modi impressionisti, portano al  suo allontanamento definitivo verso una ricerca sempre più incisiva di rinnovamento della luce e del colore che segnerà il completamento del suo percorso artistico.
Incantevoli  paesaggi, la montagna Sainte-Victoire, le  caratteristiche nature morte, gli incisivi ritratti e i diversi personaggi , compongono un itinerario che  incide nell’animo del visitatore  coinvolgendolo in una poesia della natura e delle cose che , nei tratti che diventano spesso leggeri e sfuggenti per fare spazio ai particolari cromatismi , caratterizza una tavolozza segnata da un indicibile vigore espressivo.
Non a caso il titolo della mostra “Le Chant de la Terre” sembra  inclinare verso una innegabile musicalità dell’insieme, una solennità che  sorregge inequivocabilmente, anche nelle forme apparentemente più semplici,  il particolare  linguaggio artistico di Cézanne.

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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