"GIORGIO DE CHIRICO. Il labirinto dei sogni e delle idee".
Aosta,Centro Saint-Benin . 10 aprile - 30 settembre 2012.
A cura di Luigi Cavallo e Franco Calarota. Catalogo Silvana Editoriale

 

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E' una bella mostra, e colpisce per la limpidezza del suo allestimento. Nel grande spazio del Centro Saint- Benin di Aosta, antica chiesa da tempo sconsacrata e utilizzata per mostre d'arte, che ancora conserva, restaurato, il grande altare ligneo che suddivideva lo spazio riservato ai fedeli, dalla parte terminale dell'abside, sono esposte le oltre cinquanta opere di De Chirico, uno dei grandi maestri del XX secolo.
Una dimensione quasi "metafisica" che ben si accompagna alla limpidezza delle opere che hanno stigmatizzato la produzione pittorica di Giorgio De Chirico, a partire dalle famose "Piazze italiane", fatte di ombre squadrate e luci brillanti, delineate nella purezza assoluta del silenzio. Abitate da una sola statua, che sembra fissata nell' indifferente sonnolenza della pietra o irrigidita nella verticalità del monumento, oltre le quali sul profilo dell'orizzonte si delinea impertinente e pretenzioso un minuscolo trenino nero.
La figura pittorica di De Chirico si delinea gradualmente nei dipinti che si susseguono alle pareti, risultando quasi completa. I grandi capolavori che lo hanno reso celebre sono presenti: "Ettore e Andromaca"," Le muse inquietanti", "Gli archeologi", i famosi "cavalli" dalle poderose criniere al vento, gli eroi della mitologia greca: "Ippolito", e "Diana","Giove con oggetti metafisici". E quindi "Le maschere", "Il trovatore" e, tra i diversi ritratti, anche un suo famoso "autoritratto".
1922dechiriconaturamortauva_672458_resize_400Presenti anche alcune splendide composizioni di frutta palpitanti di vita: le altrettanto famose "Nature morte" , tra le quali figura anche una "Vita silente", (natura morta con frutta ), termini nuovi e più appropriati con i quali Giorgio De Chirico preferiva definire queste composizioni.
C' è anche una nutrita serie di incisioni e disegni che completano la conoscenza della produzione artistica del maestro.
Molte .opere sono presentate al pubblico per la prima volta, appartenendo a collezioni private, come quelle della Collezione Siviero.
De Chirico alle prese con angeli, mostri e guerrieri dell'Apocalisse nei diversi disegni e nelle incisioni, ma anche con temi e personaggi della classicità, che ha saputo collegare con le forme barocche e l'assoluta modernità in tante parti del suo percorso creativo. 

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Maria Tesera Molineris

Insegnante di scuola superiore. Laurea in Filosofia. Laurea in Lettere con tesi in Estetica. Giornalista pubblicista. Appassionata d'arte e critico. Ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali. Ha curato per il bisettimanale "il Biellese" le rubriche "Specchio", "Parole, parole, parole" e dal 1990 la rubrica d'arte "Grandi mostre" alla quale è stata abbinata dal 1993 la rubrica "Artenotizie". Con il fotografo Gianfranco Bini ha scritto "Il cuore del monte", un volume sul Santuario di Oropa, edito da "Lassù gli ultimi".
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