Maurizio Di Dio Busa

UNA “BOMBA” ROSSA

E’ lì davanti a me. Fuma. Emana un profumo inebriante. Rossa come piace a me, estremamente invitante. Che bomba.Una sferzata di energia. Per quanto a lungo la guardo non mi stanco di farlo. Non sapevo di essere così fragile, di innamorarmi pur non volendo. Difficilmente resisterò ancora a lungo, chiunque può vedere la libidine nei miei occhi. Sono fatto. Non pensavo di avere un lato così debole da perdere ogni freno. Mi fa un effetto strano, addirittura mi borbotta lo stomaco. Per quanto cerco di trattenermi, non ci riesco. Più tento di arginare il mio impeto e più sale su per la gola fino alla bocca la voglia di chiamarla, anche solo per sentire il suono del suo nome uscire dalle mie labbra. Difficilmente mi capiterà un’altra occasione così ed invece…..l’ho persa.
E’ proprio vero “ogni lasciata è persa”, e pensare che mi era stata offerta su di un piatto d’argento. E non ci potrà nemmeno essere una prossima volta, perché la vedo andarsene per mano di un tipo senza classe, lo si vede dal cappotto che indossa e dalle sue rozze mani.

Se la mangia con gli occhi, se la porta al suo tavolo, le riserva il posto a sé più vicino su quella tavola imbandita. La guardo per l’ultima volta, presto, prestissimo, non la vedrò più, mai più. Ecco l’uomo che l’ ha conquistata, si porta la forchetta alla bocca per l’ultimo boccone e poi……. se la sarà portata via per sempre, dentro di sé, nel suo stomaco. Spero che gli vada per traverso, giacché il cameriere dietro al banco del self-service l’aveva già offerta a me, e lui, spintonandomi, aveva allungato per primo la sua mano, sottraendomi il mio primo piatto: una fantastica spaghettata al pomodoro.

Maurizio Di Dio Busa