FUORIPORTA : luoghi da visitare, con una gita di un giorno, nei "dintorni" di Biella Realizzata negli anni 2004-2006, su progetto dell’architetto ticinese Mario Botta, la struttura è composta da diversi edifici, sorti su un'area industriale dismessa di cui si è conservata una ciminiera. Esternamente non ha una facciata principale, da ogni punto mostra un’unica immagine. All’interno si trova una moderna immagine della sacra sindone tradotta in pixel e ricostruita così sulla parete dietro l’altare.

“Mi faccia una chiesa “bella” aveva detto semplicemente il Cardinale di Torino, Severino Poletto a uno degli architetti più geniali del nostro tempo: Mario Botta.
Da poco il cardinal Poletto ci ha lasciati, ma di lui, con tanta ammirazione e affetto, rimane per sempre viva la presenza di quella “chiesa bella” che egli ha voluto: la “Chiesa del Santo Volto” (quello del Cristo della Sindone) che sorge a Torino, in via Val della Torre, nella sede delle antiche fonderie della Fiat: le fabbriche delle Ferriere.
Avevo incontrato il Cardinale facendo parte, con Marco Comba della delegazione biellese invitata alla conferenza stampa di presentazione per l’Ostensione della Sindone nel 2010. Lo avevo ringraziato per il dono di quell’insigne monumento, sorto quasi come un poema religioso innestato nella più autentica realtà del vivere odierno, sulle forze del lavoro.
In anni precedenti si portavano gli alunni delle scuole biellesi a visitare perché “nuova”, la chiesa dell’Autostrada di Firenze dell’architetto Giovanni Michelucci. Nuova perché apriva le sue pareti alla natura del luogo che veniva così a far parte della realtà di preghiera. Dai grandi finestroni infatti erano presenti gli ulivi, l’erba dei campi, il grano, i fiori del giardino. Il tetto a vela si innalzava come un’ arcaica tenda di preghiera. Oggi il “nuovo” è nella grandiosa chiesa torinese di Mario Botta, che si innesta in ogni sua fibra nella antica realtà operativa del luogo: le ex Fonderie Fiat, le Ferriere.
All’interno del vasto edificio si snoda vigorosa la ricerca simbolica. I grandi pilastri su cui poggia la costruzione ricordano gli Apostoli che reggono il discorso evangelico.

Il numero sette ricorre come numero biblico nelle strutture fondamentali. In fondo alla chiesa vi è l’altare in marmo bianco. A lato il grande ciborio a forma di ostia. Ma la cosa più sorprendente è l’abside in cui, pian piano si delinea il Santo Volto del Cristo della Sindone, realizzato con tanti tasselli di pietra di Verona su cui si proietta in modo diverso la luce. Mel grande spazio luminoso il silenzio è avvincente. Ci si sente immersi nel discorso di Dio. La luce proviene dall’alto, dall’intreccio dei costoloni del soffitto con cui termina la chiesa, che si intrecciano formando una grandiosa stella che lascia vedere il cielo. I diversi cromatismi dell’insieme si fondono in una pacata, serena armonia.
All’esterno, la ciminiera della fabbrica è stata conservata e rivestita da una lunga serpentina metallica che, come una memoria, dovrebbe brillare nella notte. In alto una semplice croce. Accanto è stata realizzata una più piccola struttura campanaria su cui sono inserite nove campane.
Piuttosto lontana dai percorsi religiosi tradizionali del centro torinese perché edificata sul luogo del lavoro, la chiesa è un deciso punto di riferimento per l’architettura religiosa contemporanea, insediata nel pieno messaggio cristiano che lievita intorno alla meraviglia di quel “Santo Volto” che è, e rimane legato a chi lo ha fortemente voluto: il cardinale Poletto.

Testo: Mariateresa Molineris.
Fotografie: Carmelo Patea

Wikipedia Sito ufficiale Nel sito dell'arch. Mario Botta www.museotorino.it
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto
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Torino, Chiesa del Santo Volto
Torino, Chiesa del Santo Volto

Pagina realizzata il 6 marzo 2023

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