La processione Fontainemore-Oropa affonda le sue radici in un'antica tradizione, nata come voto alla Madonna Nera di Oropa durante un'epidemia di peste che afflisse la zona di Fontainemore. Documentata per la prima volta il 2 luglio 1695, questa manifestazione di fede si è rinnovata regolarmente ogni cinque anni, tessendo un filo ininterrotto di devozione attraverso i secoli. Recentemente, la cadenza quinquennale ha subito una pausa: la pandemia ha forzato un intervallo di nove anni tra le ultime edizioni. L'ultima processione si è svolta nel 2015, e l'edizione prevista per il 2020 è stata annullata. Questo pellegrinaggio non è un semplice viaggio fisico, ma un profondo atto di devozione che unisce spiritualmente la valle del Lys, in Valle d'Aosta, al santuario biellese di Oropa. Questa volta, oltre mille fedeli sono partiti da Fontainemore, attraversando la montagna di notte, diretti verso il santuario, in un'esperienza che fonde tradizione, fede e comunità.
Anche, su Biellaclub: edizione 2005 - edizione 2010
"È una calda mattinata, parto presto dal Santuario per andare incontro alla Processione..."
Allo sbocco del sentiero che sale verso il colle, trovo i peregrini già in arrivo. Attendono l'arrivo delle donne che chiudono il gruppo per poi iniziare la processione.
Dopo undici ore di marcia, nella notte, qualcuno non è ancora stanco.
Eccole, arrivano cantando lodi alla Madonna,
quasi non mi accorgo che passano, sembra che camminino sulle nuvole, ricordo solo le note del canto.
Poco più avanti, alcuni sono in attesa della ricompattazione del gruppo
Poi si prosegue, disposti a due file, prima gli uomini, poi le donne, poi i cantori. Ultimi il clero e le autorità
...attraversano l'ultimo sterrato per poi
seguire sull'asfalto.
Sono tanti! Mille persone hanno attraversato la montagna.
Quale forte fede li guida in questo cammino che ha dell'assurdo e nello stesso tempo del fantastico.
In fila nel silenzio e nella preghiera
ma anche nella realtà. In questo 2024 prosegue una tradizione iniziata nel 1500.
Trovo persone meravigliose, sorridenti. Mi è sembrato normale dir loro grazie
Ogni tanto si sentono mezze frasi, conversazioni amichevoli, mai non un cenno alla stanchezza, ai piedi dolenti
e si canta
e il sole cocente sembra non toccarli.
Il Santuario li accoglie in tutto il suo splendore
e tanti li aspettano. Li vedono passare come se da loro arrivasse una forza nuova
Gli ultimi passi
e l'atto più grande di devozione: noi cosi piccoli cosi fragili, abbiamo bisogno dello spirito della fede per vivere
e cosi pazientemente a due a due entrano nel santuario e portano la loro fatica come offerta alla Madonna
e cè sempre un sorriso pronto
e tante fiammelle che innalzano la luce delle preghiere, perchè, che ci piaccia o no l'Amore alimentato dalla fede, vincerà sempre sul male.